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Voucher viaggio
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Lettera 
4 luglio 2020 0:00
 
Buongiorno, sono una tra le tante che ha acquistato un viaggio online (VOYAGE PRIVE') con partenza a Luglio a cui è stato cancellato. Per il viaggio (tot. 1895€) abbiamo versato 569€ di acconto. Tale acconto ci è stato "restituito" sotto forma di voucher, e fin qui tutto bene anche se la comunità europea non approva che sia l'operatore a decidere tra rimborso e voucher. A tal proposito ho mandato una pec di diffida chiedendo il rimborso monetario. La risposta è stata:
"Le confermiamo il rimborso, mezzo voucher come previsto dall’art.88/bis, emesso in data 11 Giugno 2020 e visualizzabile nel suo account nella sezione “buoni”"
L'altro giorno scopro che il voucher di pari importo è spendibile solo per viaggi di pari importo ed è quindi vincolato alla somma di 1895€, mi chiedo se questo atteggiamento sia lecito, lo è? Scrivo all'agenzia, sempre con un pec, e mi rispondono così:
"Come da norme in vigore, tale buono è spendibile esclusivamente per una vacanza identica o di pari importo rispetto alla prenotazione originale (nel Suo caso 1895€).
Cordialmente
Il Team di Voyage Privé"
Il decreto parla di voucher di pari importo e non "spendibile per un pari importo di cui il viaggio ammontava". Sono davvero molto amareggiata, non trovo lecito e corretto questo comportamento. Come posso far causa a questa società?
Un cordiale saluto
Letizia, dalla provincia di MB

Risposta:
è una bizzarra interpetazione della legge.... comunque, al momento tenga il voucher (anche in previsione di cambiamenti che, al momento, sono in aria), e quando e se sarà il momento, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Qui la situazione: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+rimborso+viaggi+punto+sulla+situazione_31185.php
 
 
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