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Green Pass
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Lettera 
14 gennaio 2022 0:00
 
Salve,
in qualità di socio (sostenitore) vorrei sapere, se possibile, la vostra posizione da un punto di vista giuridico sul Green Pass. Non voglio fare polemica, ma solo cercare di capire il razionale che lo giustifica, dato che il possesso o meno di tale documento concede o meno la possibilità di eseguire certe mansioni. La risposta alla domanda "cosa attesa la patente di guida" che ho "superato un esame di un certo tipo" (definizione astratta) ma che sia in grado di guidare un autoveicolo in maniera sicura per me e per gli altri, ecc..
Parimenti, il green pass, cosa accerta? Voglio dire, la risposta astratta è "aver fatto 2 o 3 dosi di vaccino e di un certo tipo di vaccino", ma la risposta concreta qual è?
Escluderei (ma chiedo conferma) l'impossibilità di arrecare danno agli altri, dato che il vaccino non preclude questa possibilità. Forse allora è l'impossibilità di arrecare danni a se stessi, ma allora mi chiedo a cosa sono serviti e a cosa servono tuttora i dispositivi di tipo FFP2 (a differenza delle mascherine chirurgiche che non proteggono se stessi).
Capisco bene che è un tema delicato, sfruttato da novax (non lo sono), ecc. La domanda potrà sembrare banale, ma sin da piccolo, grazie anche agli insegnamenti ricevuto, mi è stato insegnato a pormi domande e a non accogliere, soprattutto su certi temi, qualunque idea o legge semplicemente perché così stabilita. Domando quindi, ripeto, da cittadino curioso.
E rivolgo a voi, la domanda, dato che per altri temi altrettanto interessanti, mi pare sia proprio questo l'approccio seguito da ADUC (ed è il motivo per il quale sono vostro socio sostenitore). Ringrazio anticipatamente.
Cordialmente.
Davide, dalla provincia di BS

Risposta:
crediamo che lei sbagli nel valutare che il vaccino non serva alla bisogna: non immunizza al 100% ma in percentuali talmente alte (mediamente tra l'80 e il 90%) che l'autorità ha ritenuto valido essere necessario, insieme ai comportamenti continui di prevenzione, per non infettare (o farlo in modo meno pericoloso) le specifiche persone che se lo inoculano e gli altri che frequentano. Da questa valutazione nasce il green pass per la frequentazione sociale. Non un rimedio ma uno strumento di riduzione del danno per evitare l'isolamento dei singoli e la conseguente ricaduta sull'economia, individuale e collettiva. Nel frattempo, con tempi meno urgenti di quelli utilizzati per i vaccini in uso (sembra che mai la ricerca avesse individuato strumenti di riduzione del danno in tempi così veloci), tempi che sono tipici e necessari alla ricerca cientifica, quest'ultima sta procedendo per trovare rimedi pià stabili e duraturi.
 
 
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