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Viaggi studio all'esterno non effettuati: gestione rimborsi
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Lettera 
19 giugno 2020 0:00
 
Ho prenotato prima del COVID due vacanze studio all’estero per i miei figli, rispettivamente con la compagnia MLA e Viaggi di Tels.
poiché nonostante il dilagare della pandemia l'organizzatore MLA non aveva annunciato la cancellazione del viaggio, ho esercitato il diritto di recesso previsto dalla polizza all risk che avevo sottoscritto.
tengo a precisare che è stata una scelta obbligata: a breve infatti avremmo dovuto saldare la quota residua per un viaggio che presentava criticità sanitarie e chiaramente l'organizzazione MLA non era in grado di assicurare la sicurezza dei partecipanti (per di più in college).
parliamo di minori (13-14 anni) che si sarebbero trovati esposti a un alto rischio per la loro salute in un paese straniero.
ho l'impressione che la scelta di non dichiarare annullato il viaggio sia stata una strategia dell'operatore MLA.
li ho contattati telefonicamente pochi gg fa e alla domanda se ci fossero stati viaggi confermati per questa estate all'estero, l'azienda non mi ha fornito risposta, sostenendo che fosse una informazione non rilevante per me.
a fronte della richiesta di cancellazione, anziché una trattenuta di 180 euro, come previsto dal contratto, ci sono stati trattenuti 359 euro.
vorrei chiedere se ci sono gli estremi per avere da MLA il rimborso totale ad eccezione della polizza all risk o quanto meno una maggiore quota rimborsata come da contratto (vedi allegato).
Nel caso invece dei viaggi di Tels, la società mi ha riconosciuto un voucher pari alla caparra versata (450 euro).
Chiedo a voi se stante le attuali norme e in relazione alla legislazione europea, trova fondatezza l’emissione del voucher da una parte o il rimborso parziale dall’altra.
La pandemia è un pbl che non dipende da nessuno, ma ha di fatto impedito di effettuare il viaggio.
Ho letto che in caso di viaggi di istruzione che riguardano studenti degli ultimi anni di elementari medie e superiori si ha diritto al rimborso completo. Mio figlio ha frequentato la terza media e il prossimo anno non sarà più nello stesso istituto che usa MLA come operatore.
Mi chiedo altresì a che titolo MLA può trattenere 340 euro per un servizio non erogato. Ho anche il dubbio sul fatto che sia stato corretto chiedere ai partecipanti di esercitare il diritto di recesso. La scelta infatti è stata dettata dalla non serenità di mandare il proprio figlio in un paese straniero in cui è in corso una pandemia, dato che la compagnia MLA non era in grado di assicurare la salute dei partecipanti. La vacanza stessa in college rendeva di fatto inattuabile il programma di viaggio.
Per tali ragioni vorrei capire da voi se ci sono gli estremi per avere rimborso completo e come muoverci (in caso di fattibilità capire anche tempi e costi).
Quanto alla società viaggi di Tesl vorrei avere il vs parere legale se c’è possibilità di esigere la restituzione della caparra al posto del voucher.
grazie
Barbara, dalla provincia di PV

Risposta:
per quanto riguarda MLA lei ha scelto l'annullamento con una penale di 180 euro come da contratto in suo possesso. Pertanto chieda la differenza di quanto in più addebitato. Si faccia valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
Per quanto riguarda TESL per le compagnie di viaggio c'è facoltà di emettere un voucher al posto del rimborso totale. Per ora, questo prevede la norma italiana vigente, finché non sarà modificata o dichiarata incompatibile con il diritto UE. In ogni caso, per gli studenti dell'ultimo anno del ciclo (quinta elementare, terza media, quinta superiore), c'è il diritto al rimborso in denaro. Legga più in dettaglio le regole nella ns. scheda (in particolare la sezione "viaggi di istruzione"):
https://sosonline.aduc.it/scheda/coronavirus+misure+decreto+cura+italia_30853.php#voce%2016
 
 
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