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uscita comune in tempo di coronavirus
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Lettera 
5 aprile 2020 0:00
 
1834 03/04/2020
Buon giorno, ricevo, dalla catena Supermercati ESSELUNGA, della quale sono cliente, l'Avviso, reperibile al collegamento http://newsletter.esselunga.it/nl/link?c=1c1ah&d=2jv&h=35btl2u0b2ll1arb0v5e0kp06m&i=2&iw=3&n=4jj&p=H554826583&s=wv&sn=4jj che "il Ministero dell’Interno, con Circolare del 23 marzo 2020 n. 115350/117(2), disciplinando gli “spostamenti”, dispone che è possibile far la spesa in supermercati di Comuni diversi dal proprio nel caso in cui il punto vendita sia il più vicino e/o accessibile alla propria abitazione".
Qui parliamo della spesa, ma il discorso, sempre secondo criteri di buon senso, dovrebbe valere anche per altri servizi (Posta, Farmacia, ecc.).
La mamma, anziana, rientra proprio in un caso simile ovvero che la sua residenza confina col comune adiacente, dove dunque ed abitualmente si reca per tutti i servizi, che invece si troverebbero a distanza sempre almeno doppia se dovesse restare entro i confini del comune di residenza.
A seguito di quanto pubblicato da Esselunga le ho preparato un modello di autocertificazione congegnato in maniera da richiamare la citata Circolare (inclusa una copia della stessa) per evitarle eventuali problemi durante gli eventuali controlli, ma, poiché non sento mai parlare di questa eccezione in TV/RADIO, gradirei sapere se quanto affermato da Esselunga è veritiero.
In effetti, scorrendo la citata circolare, dal paragrafo "spostamenti", al sesto capoverso, “... Rimangono consentiti...” parrebbe potersi intendere di sì, ma il contorto ragionamento espresso nella Circolare non mi rende tranquillo e dunque sono a chiedere il Vostro parere.
Grazie, cordialità,
Mario

Risposta:
la circolare (https://sosonline.aduc.it/scheda/coronavirus+disposizioni+contenimento+gestione+dell_30753.php#Voce%2022) dce: i movimenti effettuati per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, che rivestano carattere di quotidianità o comunque siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere.
Quindi sembra rientrare (motivi di salute) anche lo spostamento per andare in faramcia.
 
 
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