Nel c.d. Decreto Cura Italia, all'articolo 88, si è data la possibilità al venditore di rimborsare l'importo del biglietto con l'emissione di un voucher di pari valore.
Questo meccanismo, credo che abbia squilibrato i rapporti fra acquirenti e venditori.
Ma la mia esperienza riguarda in particolare il caso dei turisti, che avevano programmato una vacanza in Italia, ed amando la musica, volendo vivere l'esperienza di uno spettacolo sia musicale che estetico, acquistano dei biglietti per un concerto programmato al teatro Alla Scala, e per la Boheme al teatro Regio di Torino.
Ecco però che tutti gli spettacoli sono annullati; con profondo rammarico i turisti miei amici s'informano per mio tramite sulle modalità di rimborso, sono inviate alcune mail ad entrambe le biglietterie, e si scopre che si, il rimborso sarà loro riconosciuto, ma a termini di legge gli sarà dato un voucher.
Ad un turista, che capiterà chissà quando di nuovo in Italia, diamo un voucher...
Già il meccanismo del voucher al posto del contante, mi lascia molto perplesso, ma se poi si considera l'arretramento delle rispettive biglietterie, che hanno lasciato la gestione agli intermediari TicketOne e VivaTicket (che precisano che il valore del voucher sarà decurtato delle proprie commissioni), imponendo l'inoltro della richiesta nei termini di legge (30gg) ma lasciandosi liberi di erogare il voucher fino a 60gg, quando la stessa legge invece parla di 30gg anche il venditore, beh, la cosa diviene veramente irritante.
La cosa mi colpisce doppiamente, sia per la sua ingiustizia, che come italiano, che quando può parla bene del proprio paese e da un microscopico contributo al turismo, decantandone le meraviglie fra gli amici stranieri.
Cordiali saluti
Roberto, dalla provincia di EE

Risposta:
pubbichiamo la sua brutta esperienza. Condividiamo le sue osservazioni, la il governo e il parlamento hanno deciso in questo modo....