testata ADUC
ricorso multa covid19
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
29 aprile 2020 0:00
 
Buongiorno,
per l’occasione ho scoperto il vostro sito: Complimenti!
Sono a chiedervi un consulto e a proporvi il mio caso.
Il giorno 1 Aprile mia figlia Chiara è stata fermata da Carabinieri i quali le hanno comminato una contravvenzione per violazione delle norme relative al Covid19 (in allegato il verbale)
Vorrei la vostra valutazione circa l’ammissibilità di un possibile ricorso.
Preliminarmente: il verbale appare compilato malamente con frasi di difficile lettura (l’identificazione dei verbalizzanti stessi è quasi incomprensibile).
In particolare: la definizione del luogo risulta essere approssimativa.
Viene indicata la via ‘Bramantino’ (Milano) senza ulteriori specifiche.
Il luogo esatto sarebbe stato: via Bramantino lato civici dispari angolo via De predis lato civici pari.
L’indicazione del luogo è significativa per la descrizione esatta dei fatti (il luogo è ad appena 20 metri dall’ingresso del condominio di residenza)
Ma in un ricorso ha peso? …non è una multa per divieto di sosta,
E la compilazione approssimativa?
Lo svolgimento dei fatti: la ragazza è uscita per fumare una sigaretta e per ricevere una telefonata dal fidanzato: entrambe le esigenze le considero come tali in quanto:
- In casa (appartamento di 45 mq in condominio) ubicato al pian terreno spessissimo il ‘campo telefonico’ è carente (in qualche caso addirittura completamente assente) tale per cui, anche prima del COVID19, se si vuole fare una telefonata ‘decente’ si deve uscire (situazione dimostrabile in qualsiasi momento).
- Non è possibile fumare in casa anche perché il sottoscritto è sofferente di patologia polmonare (dimostrabile), così come non lo è nelle parti comuni del condominio (cortile compreso) in base alla normativa vigente.
Mentre usciva ho chiesto a mia figlia di recuperare una bottiglia di vino precedentemente acquistata e lasciata in auto.
Quanto riportato a verbale è stato determinato dal fatto che:
Alla domanda dei CC: “A chi stai telefonando?” mia figlia ha risposto: (ingenuamente?) “mi stanno festeggiando per la laurea” (proclamata il giorno precedente).
Questo è stato tradotto dal verbalizzante come dichiarazione rilasciata: “sto festeggiando la laurea”.
Inoltre è stato riportato che stava bevendo vino (la bottiglia era integra).
Proseguendo il tentativo di chiarimento mia figlia ha aggiunto che stava fumando in quanto l’appartamento non dispone di un balcone. Anche questa affermazione è stata verbalizzata in modo parziale omettendo la parte relativa al fumo (L’affermazione altrimenti risulta incongruente e illogica rispetto al resto del verbalizzato … non ha senso la relazione festa al telefono e balcone).
La cosa più grave è che nonostante l’insistenza nel voler chiarire la situazione il carabiniere mentre scriveva il verbale ha continuato a ripetere “Chi se ne frega”, ma questo non si può inserire in un ricorso.
Inoltre a mia figlia è stato intimato (ordinato in modo perentorio) di firmare il verbale senza nemmeno darle la possibilità di leggerlo.
La tesi che sosterrei è che: “uscita per recuperare una bottiglia di vino dimenticata in auto da mio padre dopo la spesa, ho ricevuto una chiamata dal mio fidanzato che mi faceva gli auguri per la laurea, mi sono fermata per rispondergli, approfittandone inoltre per fumare una sigaretta… (con le considerazioni esposte sopra circa la ‘necessità’ di questi due fatti).
A vostro giudizio questo ricorso ha senso?
Alcuni chiarimenti:
• Sul sito è presente una discussione relativa al pagamento del doppio nel caso in cui il ricorso venga rigettato. Vi sono espresse posizioni differenti: si paga il doppio o no?
• Sul verbale viene indicata la data del 3 Aprile come la data da cui far decorrere i 30 gg per il pagamento ridotto del 30%. La stessa è stata procrastinata al 3 Maggio?
• Il termine di decorrenza dei 30 gg per la presentazione del ricorso decorre dal 15 Maggio (vostro sito) o dall’11 Maggio (altri siti)?
• Ha senso chiedere, qualora gli scritti inviati non vengano reputati sufficienti, di ‘essere sentita’ o le due domande sono esclusive
• Come da vostra indicazione chiedo la definizione del contributo da versarvi per la redazione del ricorso.
Ringraziandovi per l’attenzione attendo vostro gentile riscontro.
Fedele (MI)

Risposta:
la compilazione approssimativa del verbale non fa specie perché comunque è stato consegnato di persona a sua figlia (avrebbe valore per un ricorso nel caso in cui inficiasse la notifica fatta con altri mezzi).
Le motivazioni che adduce, secondo noi possono essere utilizzate per un ricorso, evitando la polemica col metodo degli accertatori ma concentrandosi sui fatti come si sono svolti.
Nello specifico delle sue domante "tecniche", il pagamento in forma ridotta del 30% può essere effettuato entro 30 giorni dal momento della notifica, quindi dal 3 aprile.
Per il resto, ovviamente le confermiamo quanto ha letto sulle nostre note pratiche (11 maggio è un errore di chi confonde il procedimento civile con quello amministrativo, che è il nostro caso): https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php
 
 
LETTERE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS