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Reclamo per comportamento ufficio postale
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Lettera 
24 aprile 2020 0:00
 
L’ufficio postale di via Carlentini Roma osserva da diverse settimane orario ridotto con chiusura alle ore 13.35. L’afflusso di persone all’ufficio è tale da comportare ogni giorno lunghe file e assembramenti che violano le norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria. Nelle file non si rispetta la distanza di sicurezza per vari motivi.
Ogni mattina privati cittadini si assumono l’incarico di distribuire numeri all’utenza a partire dalle ore 6/6.30 del mattino, senza averne alcun titolo o autorizzazione. Molte persone prendono il numero e vanno via, tornando poi dopo parecchio tempo e scavalcando la fila che si è formata nel frattempo. La cosa è purtroppo tollerata dal Direttore dell’ufficio postale che finge di non vedere o sapere.
Di fatto non c’è la possibilità di servirsi del numeratore di poste. Ne nascono litigi e discussioni molto accese che impediscono alla gente di fare la fila serenamente. Non c’è nessuno a controllare che l’accesso avvenga in modo ordinato tanto che più volte sono intervenute le forze dell’ordine perché si determinano situazioni di pericolo a vari livelli. Alla fila per accedere ai locali dell’ufficio, si somma quella per accedere all’ATM.
Altro motivo di reclamo è la riduzione dell’orario di apertura: l’utenza non è diminuita mentre il numero di sportelli aperti sì, per cui tale scelta va contro ogni rispetto del cittadino. Inoltre, gli impiegati dello sportello effettuano il servizio con orario svizzero: oggi alle 13.35 si sono rifiutati di servire l’ultimo cliente che era già entrato mostrando davvero poca sensibilità verso un’utenza provata da ore di attesa (sotto la pioggia quest’oggi).
Tutto questo non è da paese civile. Ho scritto una lettera di reclamo a poste. È stata chiamata la polizia municipale che è intervenuta con una pattuglia per chiedere alle persone di mettersi in fila ordinatamente (ma dopo un po' di tempo tutto era come prima). Non so come procedere ma vorrei denunciare il comportamento di poste italiane, non so in quale altro modo pubblicizzare la cosa.
Roberta, dalla provincia di RM

Risposta:
noi comunque pubblichiamo la sua lettera sul nostro web, ma le consigliamo anche di inviarla ai media locali (giornali, radio e tv) chiedendo esplicitamente di farsi portatori del suo messaggio.
Consigliamo anche una segnalazione alla prefettura e ai vigili urbani.
 
 
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