testata ADUC
Poste italiane covid19
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
5 maggio 2020 0:00
 
Salve, come tutti ben sapete in questi giorni di lockdown, molte attività sono chiuse per decreto, e fino al 4 maggio ci erano vietati gli spostamenti da comune a comune, anche nella stessa regione.
oggi 4 maggio, primo giorno della fase2, mi reco al negozio, che potrò riaprire forse il 1 giugno, e trovo in cassetta lettere un avviso di giacenza che poste italiane, non tenendo conto della chiusura forzata mi ha lasciato in data 01/04/2020, in piena quarantena, per la mancata consegna, per nostra ovvia assenza, di un pacco contenente materiali già pagati, ripeto, con negozio chiuso dal 10 marzo e nel quale anche volendo non potevo recarmi fino alla fase 2 del 4 Maggio, in quanto si trova in altro comune.
Morale della favola la giacenza del pacco è durata i canonici 10 giorni ed è stata rimandata al mittente, presumo in Cina. altro discorso Invece per raccomandate (contravvenzioni, agenzia delle entrate, ecc) per le quali la giacenza è stata prorogata dai 15 giorni previsti a 60 giorni lavorativi.
Mi sarà difficile riavere di nuovo il pacco e ottenere rimborso.
Tra L’altro, poste italiane ha chiuso quasi tutti gli uffici postali, e ci sono code indisciplinate interminabili di ore e assembramenti, ma è rimasta zelante per quanto concerne il rimandare indietro i pacchi come se fosse tutto nella norma.
Gerardo, dalla provincia di SA

Risposta:
purtroppo crediamo che non possa fare niente che le dia soddisfazione immediata. Probabilmente, se in periodo di confino si fosse recato con autocertificazione in negozio, il giustificato motivo ci sarebbe stato.
 
 
LETTERE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS