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Multa per coronavirus
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Lettera 
18 aprile 2020 0:00
 
Salve mando in allegato le multe che ho ricevuto nella citta' di Cagliari in cui vivo.
La prima volta sono stato fermato mentre mi recavo in macchina dal mio domicilio verso la mia residenza dove abita una mia zia vecchia di cui mi prendo cura. Dovevo portare a mia zia un olio (tea tree) che lei usa per curare dei calli che le fanno male, e poi andavo a fare la spesa. Quando siamo stati fermati ho spiegato sinceramente al poliziotto ciò che erano i miei movimenti e nonostante gli avessi anche mostrato l'olio mi rispondeva che non essendo una medicina non poteva accettare la mia giustificazione.
In macchina ero insieme a mia moglie e ci contestava anche il fatto che lei fosse seduta davanti, al mio fianco dicendo che non potevamo andare in due in macchina. Io ho replicato che sul sito del ministero non c'è descritto questo obbligo per i familiari (allego la copia della pagina del sito del ministero), ma lui insisteva che era così come diceva lui. Ci consegnano così due verbali chiedendoci di firmarli, ma per il fatto che non abbiamo avuto alcuna possibilità di replica e ascolto da parte loro abbiamo deciso di non firmarli. Ci consegnano i verbali e andiamo via.
Successivamente un mio conoscente mi mette al corrente che il verbale non e' una semplice multa ma ha carattere penale. Mi dice anche che le autocertificazioni le avremo dovute tenere noi e non i poliziotti e che nel verbale avrebbero dovuto trascrivere quello che noi avevamo dichiarato. Purtroppo a causa della mia ignoranza non sapevo di queste cose e visionando in un secondo tempo i verbali noto che le nostre dichiarazioni non compaiono. Così cerco di fare richiesta scrivendo via email di avere accesso agli atti all'ufficio della polizia municipale. Chiedo anche se è possibile sapere se le nostre autocertificazioni fossero presenti allegate ai verbali ma non ho sino ad oggi avuto nessuna risposta.
La multa successiva mi e'stata messa nel percorso contrario, andavo dalla residenza al domicilio (sono circa 5 minuti di macchina nello stesso comune). Ritornavo a casa dopo aver visitato la mia vecchia zia. Anche qui mi viene contestata la presenza di mia moglie seduta davanti e il fatto che io non mi possa recare al mio domicilio. Replico che è mia moglie e che sul sito del ministero c'è scritto che non c'è obbligo di distanza nell'autoveicolo tra familiari. Dico inoltre che vivo nel domicilio e che ho tutte le mie cose li, compreso il computer che mi serve per cercare lavoro e fare domande di lavoro. In questo frangente la multa viene messa solo a me dicendomi che siccome ero recidivo dovevo pagare il doppio. Qui sono stato forzato a firmare i carabinieri mi hanno detto con forza e rabbia che ero obbligato a firmare. Io faccio presente a loro che non sto lavorando e che non saprei come pagare la multa. Successivamente uno di loro mi dice quasi con senso di colpa di fare ricorso e che loro non possono farci niente.
Spero che si possa fare qualcosa. Grazie.
Alessandro (CA)

Risposta:
la sua storia è sintomatica di come i carabinieri, in questo caso, che hanno discrezione nel fare le multe, se ne lavano le mani, con tutto quello che questo comporta per la fiducia che noi cittadini dovremmo avere verso di loro. Comunque, le sue motivazioni, secondo noi consone alla legge, possono servire per presentare ricorso, anche per le due multe insieme. Qui come fare: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php
 
 
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