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Multa coronavirus
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Lettera 
17 aprile 2020 0:00
 
Ad un mio amico hanno elevato un verbale di accertamento violazione articolo numero 3 dell'ordinanza del Presidente della Giunta Regionale Veneto numero 33 del 20/03/2020, con relativa sanzione di euro 280,00 se pagati entro il 31/05/2020 portati a 400,00 se pagati dopo tale termine. Sul verbale era scritto che svolgevo attività motoria in tenuta da running. In realtà lui aveva tuta e scarpe da ginnastica e si stava recando in farmacia per acquisto mascherine, dopo la contestazione infatti ha completato il giro andando in farmacia ad acquistare quello che gli serviva. Io ammiro il lavoro che polizia e carabinieri stanno facendo per far rispettare le norme anti-contagio e sono consapevole che esistono parecchi furbetti che in vari modi cercano di eludere tali norme che è giusto vengano rispettate per cercare di ridurre il più possibile il contagio. Mi è sorta una domanda che voglio porre in questa sede visto che loro hanno ribadito che stavano facendo il loro dovere. Non dovrebbe esistere una sorta di buon senso nell'applicazione di questa norma? E' un po' diverso passeggiare per le vie del centro di una città che fare una camminata svelta in zona industriale completamente deserta o no? Ho letto parecchio su questa norma restrittiva e ne è uscito il caos più totale. Ho letto anche che il governatore auspica un'applicazione con buon senso, viste le proteste di parecchi cittadini per multe alquanto discutibili.
Fabrizio (TO)

Risposta:
le sue osservazioni sono anch'esse di buon senso... ma sembra che nel suo caso gli accertatori abbiano dimenticato il loro buon senso da qualche altra parte. Comunque, con dimostrazione (scontrino e descrizione meticolosa dei fatti) potrebbe provare a fare ricorso: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php
 
 
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