Salve vi scrivo per chiedervi un consiglio in merito ad una multa per assembramento ricevuta ieri 13/04/20.
Vivo in una residenza universitaria, Roma, con cucine in comune, stanze doppie e corridoi in comune, ormai siamo in una sorta di quarantena volontaria da più di un mese. Le uniche persone con le quali siamo in contatto siamo noi residenti qui, siamo una famiglia vera e propria in pratica.
Ieri giorno di pasquetta, abbiamo deciso di grigliare nel garage, facente parte dello stabile della nostra abitazione, totalmente sicuri del fatto che
vivendo insieme da 30 giorni, sempre a contatto l'uno con l'altro, avremmo potuto farlo anche ieri. La scelta del garage è stata dovuta dal fatto che abbiamo cucine di 20mq dove siamo delle volte anche 15 persone e avendo uno spazio di 200mq giù abbandonato ci sembrava il modo migliore e nel maggior rispetto delle norme possibili.
Fatto sta che su segnalazione sono arrivati i carabinieri e nonostante avessimo provato a spiegargli che viviamo insieme da 30 giorni che siamo tutti domiciliati nello stesso indirizzo e che stavamo mangiando a casa nostra, non hanno voluto sentir ragione, facendo un verbale "per assembramento, senza distanza di sicurezza e senza mascherine" a casa nostra!!
Volevo chiedervi se questo fosse legittimo e nel caso se un eventuale ricorso potrebbe aiutarci con il risolvere questa situazione.
Anche perchè 10 verbali da 280 euro a dei ragazzi che vivono in una residenza universitaria è davvero come se piovesse sul bagnato in questo periodo.
Certo di una vostra risposta, vi ringrazio anticipatamente.
p.s. vi allego uno dei 10 verbali.
Michele, dalla provincia di RM

Risposta:
crediamo che le motivazioni possano esserci, vista la famiglia numerosa (ma dovete dimostrare nel particolare le modalità di vita di questa "famiglia"). Qui come presentare ricorso: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+mobilita+individuale+come+fare+ricorso_30942.php