Salve, mia figlia, frequenta il liceo linguistico e come tutti gli anni, anche a maggio di quest'anno, la scuola avrebbe portato gli studenti a fare il viaggio studio.
La meta era l'Austria, abbiamo tutti pagato un acconto di 150 euro (x 28 alunni)alla scuola, che a sua volta ha versato all'agenzia.
Causa covid, il viaggio e'stato annullato tempestivamente dalla scuola, anche perché l'Austria ci ha chiuso i confini, ci hanno fatto riempire un modulo per la richiesta di rimborso.
A distanza di due mesi, la scuola ci ha inviato un mail, dove spiega che l' agenzia ha rimborsato le quote versate, con un voucher, che la scuola non ha accettato in virtu' dell'art. 88 bis comma 12 del DL 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020 n.27.
Praticamente, il voucher e' inservibile, perchè non potrà essere usato dagli alunni (tutti insieme) il prossimo anno scolastico, perché saranno in 5° ed è programmato tutto altro viaggio.
La domanda è questa, possono non rimborsare i soldi? Come dobbiamo muoverci per ottenere quanto dovuto?
Idem è successo con l'abbonamento del pullman, pagato il trimestre marzo/maggio altri 100 euro, la compagnia ha risposto che per ora non hanno risposte in merito su come comportarsi...250 euro in totale, che a me farebbero molto comodo, visto che causa pandemia, ho perso anche il poco lavoro che avevo.
Vi ringrazio anticipatamente, se avete risposte su come possiamo agire.
Cordiali saluti
Annalisa, dalla provincia di PI

Risposta:
trova qui le informazioni e le indicazioni per procedere: https://www.aduc.it/comunicato/coronavirus+rimborso+viaggi+punto+sulla+situazione_31185.php
Per il pullman, invece, non ci sono disposizioni nazionali ma, nel caso, locali o delle singole aziende di trasporto.