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Covid-19
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Lettera 
4 giugno 2020 0:00
 
Spett.Le Associazione,
sono il proprietario di un locale commerciale al centro di Roma, i conduttori (ristoratori), a causa di forza maggiore covid 19, hanno chiuso l'esercizio che hanno riaperto solo a fine Maggio, hanno pagato i canoni di Marzo e Aprile, però ora mi chiedono una riduzione del 60% del canone fino Settembre compreso, cedendomi il credito d'imposta del mese di Marzo, e restituendo un locale magazzino da loro mai usato diventando uno sconto sul canone anche futuro (da me d'accordo), iservandosi di restituirmi le chiavi se il lavoro non tornasse alla normalità a Ottobre, vi chiedo un parere se legalmente è dovuto accettare questa riduzione, o è solo un buon senso fra le parti visto il periodo storico in cui viviamo.
Ringrazio anticipatamente e attendo un vostro cortese riscontro cordialità.
Filomena, dalla provincia di RM

Risposta:
non ci sono leggi che la obblighino ad accettare la proposte che le stanno facendo. Sta solo al suo buon senso comprendere se le conviene o meno. Valutando per esempio che forse 80 o 60 (rispetto a 100) è meglio di zero che le pagherebbero se lei non andasse loro incontro... e che se anche il contratto a 100 fosse violato e lei pretendesse (anche col conforto della legge) il pagamento... come si dice, da una rapa non si può estrarre sangue. Valutando, inoltre, che questa sua disponibilità potrebbe ristabilire i rapporti econmici come un tempo e, nel caso il locale restasse vuoto e lei senza soldi per la storia della rapa... non è detto che il mercato sia tanto desideroso di fruire del suo locale.
 
 
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