Sono la responsabile di una cooperativa con meno di 15 dipendenti, gestiamo un solo asilo nido con scuola dell'infanzia paritaria. per definizione non abbiamo scopo di lucro, il nostro stare insieme consente a noi di avere un posto di lavoro. non ci sono compensi agli amministratori e spesso siamo senza stipendio per coprire i costi e ripianare le perdite. anche in questo caso? perchè le famiglie che hanno firmato un regolamento che divide i costi in undici mensilità dovrebbero essere esonerati dal pagamento? abbiamo rimborsato la quota pasto, anche se questa è comprensiva anche di parte dei costi della cuoca e della signora delle pulizie, non comprende solamente il costo delle derrate. inoltre la fornitura della prima settimana di chiusura è stata sprecata. le pulizie della scorsa settimana, straordinarie, sono state fatte e a fine emergenza dovremo nuovamente ripulire tutto come se fossimo stati in ferie perchè la scuola anche se vuota si sporca ugualmente. non abbiamo cassa integrazione, il contratto non consente di usare le ferie e i permessi, inoltre ad agosto saremmo comunque senza stipendio. dobbiamo quindi chiudere???? grazie per i consigli che ci darete
Patrizia (TO)

Risposta:
noi le possiamo solo dire che hanno ragione a non pagarle i servizi che lei non rende, anche se non è sua responsabilità. Sarebbe illegale il contrario. Comprendiamo la sua situazione, ma a questa non può pretendere un rimedio dai suoi non-clienti. Lo Stato, con i decreti che ormai vengono emanati quotidianamente, sta cercando di far sì che ci siano meno danni. Quando avete deciso di cooperare per creare questa azienda, immaginiamo abbiate anche preso in considerazione il rischio di impresa.. e ciò che accade ora è proprio un rischio di impresa. La situazione dei prossimi giorni, e i provvedimenti che verranno presi, speriamo siano forieri di riduzione dei danni.