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Annullamento pacchetto turistico
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Lettera 
20 marzo 2020 0:00
 
Ho prenotato un pacchetto turistico compreso di voli/hotel/assicurazione in data 27 set 2019 per Thailandia/Indonesia, con volo Thai Airlines da Roma, con partenza il 4 aprile e fino al 18 aprile 2020, pagato anticipatamente ed integralmente per euro 2550. Sin da gennaio mi sono recato più volte in agenzia per informazioni sull'evento coronavirus dove mi è stato sempre ripetuto di attendere gli eventi, visto che l'assicurazione prevedeva una penale massima del 20% per annullamento valida anche sino all'ultimo giorno prima della partenza. Il 3 marzo scorso recatomi nuovamente in agenzia ho richiesto di procedere con l'annullamento ma ancora una volta mi hanno consigliato di attendere annullando solo la prenotazione di uno dei 3 hotel compresi nel pacchetto così da ridurre le perdite in penali. Il 16 marzo vista la chiusura dell'attività ho contattato prima su whats-up senza risposta e poi telefonicamente il responsabile dell'agenzia per info su come procedere per il definitivo annullamento e mi è stato risposto che il pacchetto sarebbe stato congelato con emissione di un voucher da utilizzare entro un anno così come da disposizioni del decreto legge del 3 marzo. A quel punto ho ribadito la mia volontà di annullare e non rinviare il viaggio, ricordando le molteplici volte in cui mi ero recato in agenzia, ma in risposta ha confermato la sua linea del congelamento. Di seguito, nella stessa telefonata, sono stato offeso per essere uno stipendiato della difesa e di far parte di una amministrazione agevolata che gli garantisce lo stipendio ed a suo dire non considera altre categorie che in questo momento sono in sofferenza, denigrando la cifra in essere quando tanti altri stanno perdendo somme più elevate. Inoltre, alla richiesta di un indirizzo pec certificato dove poter inviare la mia documentazione ed ove richiedere le condizioni generali dell'assicurazione sottoscritta, non in mio possesso, con ostilità mi veniva dato una pec poi risultata essere posta ordinaria, costringendomi a recepire la pec certificata tramite accesso al sito INI-PEC (dove ancora non ho ricevuto risposta). Tenendo presente che in qualità di sottufficiale della marina militare il mio comando ha annullato la mia licenza all'estero e non può garantire di potermela concedere entro un anno al fine di poter utilizzare il voucher e che, comunque, non vedo possibile poter continuare un rapporto con una agenzia che dovrebbe tutelare i propri clienti e non offenderli solo perchè svolgono un altra attività lavorativa che, preciso, in questo momento ci vede molto impegnati nella pubblica utilità, vi chiedo quindi come devo procedere per richiedere l'annullamento del pacchetto turistico e il conseguento rimborso della somma versata al netto delle eventuali, se lecite, penali. Grazie per la collaborazione
Leopoldo, dalla provincia di TA

Risposta:
premesso che lei non deve pagare penali....
Il decreto legge (02/03/2020) che ha disciplinato in emergenza la questione, oltre a stabilire che sia il consumatore a chiedere il rimborso, è entrato in vigore PRIMA delle misure di contenimento che hanno investito l’intero territorio nazionale. E quindi dovrebbe riguardare (art.28) solo le persone in quarantena, persone domiciliate o residenti nelle “prime” zone rosse, persone che dovevano recarsi nelle “prime” zone rosse, persone che dovevano andare all'estero in un Paese che non consente accesso a stranieri in ragione dell'emergenza pandemia.
Il decreto prevede espressamente che queste persone possono esercitare il diritto di recesso e che l’organizzatore del viaggio può rimborsare in denaro o voucher con validità di un anno o con un viaggio equivalente o superiore.
Il decreto può quindi essere interpretato che per chi non abita nelle “prime” zone rosse” si applica il solo codice civile, art. 1463, che prevede la sola restituzione di quanto pagato (e non il voucher).
E’ bene ricordare che il decreto NON SI OCCUPA delle cancellazioni da parte dei tour operator o dei vettori. Quindi in casi del genere il consumatore ha diritto al rimborso integrale del viaggio.
Infine, il decreto legge dovrà essere convertito in legge e in quell'occasione le sue norme, inclusa questa, potrebbero essere modificate.
Cautelativamente quindi suggeriamo di inviare la propria richiesta di rimborso a mezzo raccomandata AR o pec e di attendere, per valutare se sarà possibile pretendere il rimborso economico e non accontentarsi del voucher, la conversione in legge che dovrà avvenire entro 60 giorni dal 2 marzo 2020: http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php
 
 
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