testata ADUC
Retta RSA
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
28 aprile 2009 0:00
 
Buon giorno,
Mia suocera di 90 anni è ricoverata in una struttura rsa da circa 2 anni. Lei è nel nostro stato di famiglia da 5 anni e quindi ci hanno imposto di fare un Isee insieme. Mia suocera percepisce una pensione di 570 ¤ mensili e 456 ¤ di accompagnamento ed è stata dichiarata invalida al 100% per demenza senile, alzahimer sindrome bipolare e non deambula più con tutte le conseguenze del caso. Fino a 3 mesi fa era in una struttura dove pagavamo ¤ 1930.00 mensili e da circa tre mesi è in una altra struttura dove paghiamo ¤ 1630,00. Prima di inserirla in una casa di riposto abbiamo contattato il comune di residenza e l'assistente sociale per ricevere un aiuto economico alla retta. Ci hanno chiesto qualsiasi informazione economica nostra personale (mia suocera non possiede nulla) e questo non una volta all'anno me ogni tre mesi, ci hanno concesso un aiuto ¤ 500,00 mensili fino a gennaio di questo anno e poi ci hanno ridotto drasticamente l'aiuto economico a ¤ 300,00 ¤ mensili e questo nonostante avessimo segnalato da sett. 08 il fatto che mio marito è rimasto senza lavoro abbiamo un figlio piccolo e notevoli spese per vivere. Ora ci richiedono di pagare la retta di ¤ 320.00 al mese ma questo sta pregiudicando la nostra situazione economica molto difficile. Vi chiedo cosa possiamo fare? se mia suocera non fosse più residente presso di noi ma presso il comune della casa di riposto dovremmo continuare a contribuire? Dobbiamo farlo noi o deve rispondere il comune ? e la Asl?? Vi ringrazio per la pazienza e resto in attesa di informazioni per noi vitali. Grazie Cordialmente
Vanna , da Buccinasco (MI)

Risposta:
le istanze relative alla suddivisione della retta fra utente e Comune vanno fatto al Comune di residenza prima dell'ingresso in RSA, quindi non ha senso cambiare residenza. Piuttosto, consideri che la legge vieta ai Comuni (e indirettamente alle RSA convenzionate) di chiedere somme ai parenti del degente, quindi voi non dovreste pagare nulla. Avete 60 giorni di tempo dalla nuova richiesta economica per ricorrere al TAR chiedendo che sia riconosciuta l'illegittimita' della richiesta di pagamento nei vostri confronti, e che la retta sia calcolata tenendo conto del solo reddito di sua suocera.
ADUC Salute - clicca qui
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
ADUC - Salute - Lettera - Retta RSA

testata ADUC
Retta RSA
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
28 aprile 2009 0:00
 
Buon giorno,
Mia suocera di 90 anni è ricoverata in una struttura rsa da circa 2 anni. Lei è nel nostro stato di famiglia da 5 anni e quindi ci hanno imposto di fare un Isee insieme. Mia suocera percepisce una pensione di 570 ¤ mensili e 456 ¤ di accompagnamento ed è stata dichiarata invalida al 100% per demenza senile, alzahimer sindrome bipolare e non deambula più con tutte le conseguenze del caso. Fino a 3 mesi fa era in una struttura dove pagavamo ¤ 1930.00 mensili e da circa tre mesi è in una altra struttura dove paghiamo ¤ 1630,00. Prima di inserirla in una casa di riposto abbiamo contattato il comune di residenza e l'assistente sociale per ricevere un aiuto economico alla retta. Ci hanno chiesto qualsiasi informazione economica nostra personale (mia suocera non possiede nulla) e questo non una volta all'anno me ogni tre mesi, ci hanno concesso un aiuto ¤ 500,00 mensili fino a gennaio di questo anno e poi ci hanno ridotto drasticamente l'aiuto economico a ¤ 300,00 ¤ mensili e questo nonostante avessimo segnalato da sett. 08 il fatto che mio marito è rimasto senza lavoro abbiamo un figlio piccolo e notevoli spese per vivere. Ora ci richiedono di pagare la retta di ¤ 320.00 al mese ma questo sta pregiudicando la nostra situazione economica molto difficile. Vi chiedo cosa possiamo fare? se mia suocera non fosse più residente presso di noi ma presso il comune della casa di riposto dovremmo continuare a contribuire? Dobbiamo farlo noi o deve rispondere il comune ? e la Asl?? Vi ringrazio per la pazienza e resto in attesa di informazioni per noi vitali. Grazie Cordialmente
Vanna , da Buccinasco (MI)

Risposta:
le istanze relative alla suddivisione della retta fra utente e Comune vanno fatto al Comune di residenza prima dell'ingresso in RSA, quindi non ha senso cambiare residenza. Piuttosto, consideri che la legge vieta ai Comuni (e indirettamente alle RSA convenzionate) di chiedere somme ai parenti del degente, quindi voi non dovreste pagare nulla. Avete 60 giorni di tempo dalla nuova richiesta economica per ricorrere al TAR chiedendo che sia riconosciuta l'illegittimita' della richiesta di pagamento nei vostri confronti, e che la retta sia calcolata tenendo conto del solo reddito di sua suocera.
ADUC Salute - clicca qui
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS