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Retta rsa
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Lettera 
7 marzo 2009 0:00
 
Espongo brevemente la situazione, sono il nipote di una persona ricoverata da poco meno di quattro anni in una struttura RSA in provincia di Como, noi siamo residenti a Milano e purtroppo questa scelta obbligata è dettata esclusivamente da ragioni economiche, in effetti la retta di euro 1700 risulta molto più "vantaggiosa" per le nostre finanze, certo in una struttura a Milano avremmo potuto evitare di abbandonare la nonna in balia di un ambiente non certo eccellente sotto il profilo umano.La nonna percepisce una pensione di invalidità (100%) con accompagno e risulta essere proprietaria di un immobile insieme a mia madre, le spese condominiali di questo immobile sono pagate da mia madre e la casa stessa è occupata da me medesimo che da questo mese risulto disoccupato. Mia madre percepisce una pensione pensione di circa 1100 euro vive in un sua casa di proprietà e paga anche della medesima le spese condominiali ed ha a carico mio fratello che è disoccupato da anni e con problemi di salute "importanti". Vi chiedo cortesemente un consiglio, sarebbe lecito chiedere di non integrare più i 700 euro di retta della nonna? i restanti mille vengono prelevati direttamente dal conto di nonna per poter effettuare il complessivo versamento di euro 1700. Il legale che ho consultato mi dice che non è possibile far nulla perchè esiste questo 50% di casa che risulta intestata a nonna. Ovviamente io ho sempre provveduto a sanare tutto ciò che potevo ma purtroppo da questo mese non percepirò più uno stipendio. Certo in un Vostro consiglio.
Distinti saluti
Danilo, da Milano (MI)

Risposta:
l'art. 54 della legge 289/02 dispone che le spese per il ricovero di sua nonna sono, per il 50% a carico del Stato (SSN) e per il 50% del Comune di residenza il quale, sulla propria quota, può chiedere una compartecipazione a sua nonna in proporzione al valore del suo ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente).
Le ricordo che dal calcolo ISEE sono escluse, sia l'indennità di accompagnamento, sia l'eventuale pensione sociale, mentre si considera il 20% del valore dichiarato ai fini ICI dell'immobile (se diverso dalla casa di abitazione) della quota di proprietà. Nel caso, quindi, si calcola il 20% del 50%. Sul valore che risulta il Comune calcola la quota di compartecipazione a carico di sua nonna, tenendo conto che, ad essa, devono rimanere disponibili almeno 200 euro per le piccole spese della quotidianità.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Gianfranco Mannini
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
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7 marzo 2009 0:00
 
Espongo brevemente la situazione, sono il nipote di una persona ricoverata da poco meno di quattro anni in una struttura RSA in provincia di Como, noi siamo residenti a Milano e purtroppo questa scelta obbligata è dettata esclusivamente da ragioni economiche, in effetti la retta di euro 1700 risulta molto più "vantaggiosa" per le nostre finanze, certo in una struttura a Milano avremmo potuto evitare di abbandonare la nonna in balia di un ambiente non certo eccellente sotto il profilo umano.La nonna percepisce una pensione di invalidità (100%) con accompagno e risulta essere proprietaria di un immobile insieme a mia madre, le spese condominiali di questo immobile sono pagate da mia madre e la casa stessa è occupata da me medesimo che da questo mese risulto disoccupato. Mia madre percepisce una pensione pensione di circa 1100 euro vive in un sua casa di proprietà e paga anche della medesima le spese condominiali ed ha a carico mio fratello che è disoccupato da anni e con problemi di salute "importanti". Vi chiedo cortesemente un consiglio, sarebbe lecito chiedere di non integrare più i 700 euro di retta della nonna? i restanti mille vengono prelevati direttamente dal conto di nonna per poter effettuare il complessivo versamento di euro 1700. Il legale che ho consultato mi dice che non è possibile far nulla perchè esiste questo 50% di casa che risulta intestata a nonna. Ovviamente io ho sempre provveduto a sanare tutto ciò che potevo ma purtroppo da questo mese non percepirò più uno stipendio. Certo in un Vostro consiglio.
Distinti saluti
Danilo, da Milano (MI)

Risposta:
l'art. 54 della legge 289/02 dispone che le spese per il ricovero di sua nonna sono, per il 50% a carico del Stato (SSN) e per il 50% del Comune di residenza il quale, sulla propria quota, può chiedere una compartecipazione a sua nonna in proporzione al valore del suo ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente).
Le ricordo che dal calcolo ISEE sono escluse, sia l'indennità di accompagnamento, sia l'eventuale pensione sociale, mentre si considera il 20% del valore dichiarato ai fini ICI dell'immobile (se diverso dalla casa di abitazione) della quota di proprietà. Nel caso, quindi, si calcola il 20% del 50%. Sul valore che risulta il Comune calcola la quota di compartecipazione a carico di sua nonna, tenendo conto che, ad essa, devono rimanere disponibili almeno 200 euro per le piccole spese della quotidianità.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
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