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Retta RSA
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Lettera 
19 gennaio 2009 0:00
 
Buongiorno,
mi sono casualmente imbattuta nel Vs. articolo sui ricorsi relativi alle rette per le RSA e vorrei sottoporVi il caso della mia nonna, ricoverata dal dicembre 2003 in una RSA in provincia di Brescia. Al momento del ricovero ci siamo rivolti ai Servizi Sociali del Comune per chiedere se la differenza tra la pensione percepita dalla nonna e quanto chiesto dalla RSA come retta fissa giornaliera, potesse essere posta a carico del Comune. Ci è stato risposto che in presenza di figli e nipoti titolari di redditi ciò non era possibile, invitandoci a presentare dichiarazioni dei redditi di figli e nipoti appunti, nonché dichiarazioni relative ad abitazioni di proprietà, conti correnti. Viste le premesse, abbiamo deciso di non presentare la documentazione, anche per motivi privati e personali di alcuni componenti la famiglia, rassegnandoci così ad integrare la retta per il ricovero della nonna. Tale retta è aumentata nel corso degli anni di E. 500 mensili circa, superando pertanto di gran lunga il reddito percepito dalla nonna che è titolare di pensione di anzianità e di indennità di accompagnamento. L'ultimo aumento della retta si è verificato il mese scorso.
Abbiamo titolo per poter avviare una procedura di ricorso?
Vi ringrazio e Vi saluto cordialmente.
Daniela, da Mazzano (BS)

Risposta:
si', avete 60 giorni dalla comunicazione della variazione per promuovere ricorso al TAR.
 
 
 
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