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Retta casa di riposo
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Lettera 
7 maggio 2009 0:00
 
Sto per inserire mio padre colpito da ictus in una struttura adeguata essendo ora totalmente dipendente. Mio padre finora è stato con me convivente. La retta comunicatomi dall'assistente sociale si aggirerà intorno ai 1500 ¤, forse qualcosa di più. Mio padre percepisce una pensione di 923 ¤ + indennità di accompagnamento di 472 ¤. Mio padre è usufruttuario della casa in cui vivo e di circa 1,5 ettari di terreno ad uso agricolo. Ho 2 fratelli: essi sono obbligati ad aiutarmi nel pagamento della retta? Posso chiedere la differenza con un contributo comunale? In attesa di gentile aiuto porgo distinti saluti.
N.B. Scusatemi tanto, sbagliando avevo inserito questo testo nel forum. Poi comunque il mio errore ve l'avevo già segnalato in un modulo come questo.
Anticipatamente Vi ringrazio
Massimo, da Villamarzana (RO)

Risposta:
consideri che ne' il Comune ne' la RSA (se l'ingresso e' avvenuto tramite i servizi sociali) devono chiedere a lei o ai suoi fratelli alcun contributo. La legge lo vieta espressamente. Quanto all'importo che suo padre deve pagare, deve essere commisurato al reddito, escludendo l'indennita' di accompagnamento, e lasciando una quota cosiddetta di franchigia per le spese personali. Se l'importo della retta le e' stato comunicato dal Comune (o dalla Rsa sulla base di una determinazione comunale) ha 60 giorni di tempo dal momento della effettiva conoscenza del provvedimento per impugnarlo davanti al TAR della sua regione, al fine di ottenere la corretta determinazione. Se i 60 giorni sono gia' scaduti, le consigliamo di chiedere al Comune, con raccomandata AR, una rideterminazione della retta. Qui' la sezione del nostro sito dedicata all'argomento: clicca qui
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7 maggio 2009 0:00
 
Sto per inserire mio padre colpito da ictus in una struttura adeguata essendo ora totalmente dipendente. Mio padre finora è stato con me convivente. La retta comunicatomi dall'assistente sociale si aggirerà intorno ai 1500 ¤, forse qualcosa di più. Mio padre percepisce una pensione di 923 ¤ + indennità di accompagnamento di 472 ¤. Mio padre è usufruttuario della casa in cui vivo e di circa 1,5 ettari di terreno ad uso agricolo. Ho 2 fratelli: essi sono obbligati ad aiutarmi nel pagamento della retta? Posso chiedere la differenza con un contributo comunale? In attesa di gentile aiuto porgo distinti saluti.
N.B. Scusatemi tanto, sbagliando avevo inserito questo testo nel forum. Poi comunque il mio errore ve l'avevo già segnalato in un modulo come questo.
Anticipatamente Vi ringrazio
Massimo, da Villamarzana (RO)

Risposta:
consideri che ne' il Comune ne' la RSA (se l'ingresso e' avvenuto tramite i servizi sociali) devono chiedere a lei o ai suoi fratelli alcun contributo. La legge lo vieta espressamente. Quanto all'importo che suo padre deve pagare, deve essere commisurato al reddito, escludendo l'indennita' di accompagnamento, e lasciando una quota cosiddetta di franchigia per le spese personali. Se l'importo della retta le e' stato comunicato dal Comune (o dalla Rsa sulla base di una determinazione comunale) ha 60 giorni di tempo dal momento della effettiva conoscenza del provvedimento per impugnarlo davanti al TAR della sua regione, al fine di ottenere la corretta determinazione. Se i 60 giorni sono gia' scaduti, le consigliamo di chiedere al Comune, con raccomandata AR, una rideterminazione della retta. Qui' la sezione del nostro sito dedicata all'argomento: clicca qui
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