Buonasera,
vi scrivo per avere un consiglio rispetto alla mia situazione. Mio padre (69 anni, invalido e non autosufficiente) è attualmente ricoverato in una RSA. Per richiedere il calcolo del contributo alla rata da parte del comune, ho richiesto al CAAF l'ISEE socio sanitario residenziale, che dovrebbe tener conto anche dell'ISEE dei figli. Tuttavia, al CAAF mi hanno detto che, essendo io residente all'estero e iscritta regolarmente all'AIRE, non posso compilare il modulo ISEE e non devo quindi comparire in questo documento.
Il comune ha però respinto la richiesta in quanto mi hanno detto di non poter procedere se io non compaio nel documento ISEE.
Mi sembra chiaro che ci sia un vizio di forma, visto che io sono impossibilitata a presentare tale documento.
Mi sapreste consigliare in merito alla situazione?
Essendo mio papà invalido e non autosufficiente (l'indennità di accompagnamento gli è stata appena riconosciuta), esistono altri parametri a cui potrei appellarmi?
Grazie anticipatamente
Giuliana, dalla provincia di EE

Risposta:
in realtà non occorre il suo ISEE ma la compilazione della DSU, da parte sua, da inserire nell'Isee sociosanitario residenziale di suo padre. La materia è disciplinata dall'Allegato 2 al DM 159/2013 che prevede quanto segue:
"1. Ai fini del computo dell'ISEE del beneficiario delle prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria erogate in ambiente residenziale a ciclo continuativo, per tener conto, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, lettera b), della situazione economica dei figli non inclusi nel nucleo familiare del beneficiario medesimo, per ogni figlio è calcolata una componente aggiuntiva, avuto riguardo alle necessità del nucleo familiare di appartenenza, secondo le modalità seguenti:
a) è calcolato l'ISE, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, riferito al solo figlio, indipendentemente da redditi e patrimoni appartenenti ad altri componenti il suo nucleo familiare;
b) le donazioni di cui all'articolo 6, comma 3, lettera c), non entrano nel calcolo di cui alla lettera a);
c) l'ISE di cui alla lettera a) è diviso per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare di appartenenza;
d) al valore di cui al punto c) è sottratto un ammontare di euro 9.000;
e) se la differenza di cui al punto d) è positiva, tale differenza è moltiplicata per 0,2; se la differenza è negativa, non vi è componente aggiuntiva;
f) la componente aggiuntiva è ottenuta dividendo l'ammontare di cui alla lettera e) per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare del beneficiario.
Le componenti aggiuntive, calcolate per ciascun figlio secondo le modalità di cui al presente comma, integrano l'ISEE del beneficiario."
Come prima cosa, le suggeriamo di verificare con il CAF se sia pèossibile quindi inserire nell'ISEE di suo padre la componente aggiuntiva relativa alla sua situazione patrimoniale.
Qualora ciò non fosse in alcun modo possibile, suggeriremmo di fornire al Comune tutti i dati per poter ricavare il valore richiesto.
In caso di impossibilità, o di diniego, se ha ricevuto un provvedimento formale di rigetto dell'istanza dovrà valutare una impugnazione al TAR.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci

Buonasera,
vi scrivo per avere un consiglio rispetto alla mia situazione. Mio padre (69 anni, invalido e non autosufficiente) è attualmente ricoverato in una RSA. Per richiedere il calcolo del contributo alla rata da parte del comune, ho richiesto al CAAF l'ISEE socio sanitario residenziale, che dovrebbe tener conto anche dell'ISEE dei figli. Tuttavia, al CAAF mi hanno detto che, essendo io residente all'estero e iscritta regolarmente all'AIRE, non posso compilare il modulo ISEE e non devo quindi comparire in questo documento.
Il comune ha però respinto la richiesta in quanto mi hanno detto di non poter procedere se io non compaio nel documento ISEE.
Mi sembra chiaro che ci sia un vizio di forma, visto che io sono impossibilitata a presentare tale documento.
Mi sapreste consigliare in merito alla situazione?
Essendo mio papà invalido e non autosufficiente (l'indennità di accompagnamento gli è stata appena riconosciuta), esistono altri parametri a cui potrei appellarmi?
Grazie anticipatamente
Giuliana, dalla provincia di EE

Risposta:
in realtà non occorre il suo ISEE ma la compilazione della DSU, da parte sua, da inserire nell'Isee sociosanitario residenziale di suo padre. La materia è disciplinata dall'Allegato 2 al DM 159/2013 che prevede quanto segue:
"1. Ai fini del computo dell'ISEE del beneficiario delle prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria erogate in ambiente residenziale a ciclo continuativo, per tener conto, ai sensi dell'articolo 6, comma 3, lettera b), della situazione economica dei figli non inclusi nel nucleo familiare del beneficiario medesimo, per ogni figlio è calcolata una componente aggiuntiva, avuto riguardo alle necessità del nucleo familiare di appartenenza, secondo le modalità seguenti:
a) è calcolato l'ISE, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, riferito al solo figlio, indipendentemente da redditi e patrimoni appartenenti ad altri componenti il suo nucleo familiare;
b) le donazioni di cui all'articolo 6, comma 3, lettera c), non entrano nel calcolo di cui alla lettera a);
c) l'ISE di cui alla lettera a) è diviso per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare di appartenenza;
d) al valore di cui al punto c) è sottratto un ammontare di euro 9.000;
e) se la differenza di cui al punto d) è positiva, tale differenza è moltiplicata per 0,2; se la differenza è negativa, non vi è componente aggiuntiva;
f) la componente aggiuntiva è ottenuta dividendo l'ammontare di cui alla lettera e) per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare del beneficiario.
Le componenti aggiuntive, calcolate per ciascun figlio secondo le modalità di cui al presente comma, integrano l'ISEE del beneficiario."
Come prima cosa, le suggeriamo di verificare con il CAF se sia pèossibile quindi inserire nell'ISEE di suo padre la componente aggiuntiva relativa alla sua situazione patrimoniale.
Qualora ciò non fosse in alcun modo possibile, suggeriremmo di fornire al Comune tutti i dati per poter ricavare il valore richiesto.
In caso di impossibilità, o di diniego, se ha ricevuto un provvedimento formale di rigetto dell'istanza dovrà valutare una impugnazione al TAR.
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Ha risposto Emmanuela Bertucci