Vorrei gentilmente sapere se la quota del 50% che il comune o l'ente paga ad integrazione della retta per un anziano che si trova in una struttura convenzionata può essere poi successivamente richiesta ai parenti prossimi dell'anziano che magari avevano ricevuto delle donazioni da quest'ultimo.
In sostanza si fa riferimento solo ai redditi dell'anziano ( che mette a disposizione tutta la sua pensione ) o anche a quelli dei parenti ( donazioni eventualmente fatte ).
Può il Comune chiedere magari anche dopo la morte dell'anziano le somme pagate come integrazione ai nipoti o parenti stretti dell'anziano ?
Grazie
Loredana, da Roccafluvione (AP)

Risposta:
il combinato disposto delle norme che regolano la materia, stabilisce che i costi dei ricoveri nelle RSA sono a carico per il 50% del SSN e per il 50% del Comune di residenza ( art. 54 legge 289/02. Il Comune, sulla propria quota può chiedere all'assistito una compatercipazione proporzionale al valore del suo ISEE (D.lgs 130/00. Nessuna disposizione di legge prevede la compartecipazione dei familiari anche se hanno avuto donazioni dall'assistito.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Gianfranco Mannini

Vorrei gentilmente sapere se la quota del 50% che il comune o l'ente paga ad integrazione della retta per un anziano che si trova in una struttura convenzionata può essere poi successivamente richiesta ai parenti prossimi dell'anziano che magari avevano ricevuto delle donazioni da quest'ultimo.
In sostanza si fa riferimento solo ai redditi dell'anziano ( che mette a disposizione tutta la sua pensione ) o anche a quelli dei parenti ( donazioni eventualmente fatte ).
Può il Comune chiedere magari anche dopo la morte dell'anziano le somme pagate come integrazione ai nipoti o parenti stretti dell'anziano ?
Grazie
Loredana, da Roccafluvione (AP)

Risposta:
il combinato disposto delle norme che regolano la materia, stabilisce che i costi dei ricoveri nelle RSA sono a carico per il 50% del SSN e per il 50% del Comune di residenza ( art. 54 legge 289/02. Il Comune, sulla propria quota può chiedere all'assistito una compatercipazione proporzionale al valore del suo ISEE (D.lgs 130/00. Nessuna disposizione di legge prevede la compartecipazione dei familiari anche se hanno avuto donazioni dall'assistito.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Gianfranco Mannini