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Retta casa di riposo - i figli devono obbligatoriamente integrarla?
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Lettera 
5 maggio 2009 0:00
 
Buongiorno, vorremmo sapere se è obbligatorio integrare la retta della casa di riposo RSA da parte dei figli per il proprio padre. Noi abbiamo un reddito che ci permette appena di sopravvivere e siamo costretti a tirare fuori 200 euro al mese. Mio padre è un personaggio difficile e nessuno lo vorrebbe in casa e siamo costretti a mantenerlo in casa di riposo. Per 24 anni ha sperperato i suoi risparmi in donnacce ed amici compiacenti, andando in giro per il mondo a spendere e spandere. Ora che non ha più nulla se non la pensione di 913 euro mensili si è ricordato di avere 2 figli e che la legge impone loro di mantenerlo. Io e mia sorella abbiamo cercato una casa di riposo di tutto rispetto e relativamente economica ma che supera comunque i 1350 euro mensili. Nella mia famiglia lavoro solo io percependo 1100 euro al mese di stipendio ed ho moglie e 2 figli a carico perchè non trovano lavoro. Se avessimo maggiori entrate non avremmo tutti questi problemi. Invece tra un anno circa saremo senza più un conto in banca e costretti a vendere la casa che i genitori di mia moglie ci hanno lasciato per poter vivere. Togliere il pane di bocca alla mia famiglia per mantenere una persona che non li ha mai voluti vedere nonostante abitasse a 300 metri da noi mi pare poco piacevole per chiunque, specialmente con i tempi di crisi che corrono. Anche mia sorella vive con la sola pensione del marito di circa 900 euro al mese. Ci sarebbe un modo per avere l'esonero all'integrazione della retta o un modo per chiedere un sussidio?
Grazie
Stefano, da Dorno (PV)

Risposta:
non ci dice se l'ingresso in RSA e' avvenuto a titolo esclusivamente privatistico o tramite i servizi sociali. Nel primo caso, chi ha firmato il contratto e' tenuto a pagare, in virtu' della firma apposta e non del fatto di essere figlio, fermo restando che esiste comunque una norma di legge che impone ai figli - in caso di indigenza dei genitori - di aiutarli economicamente in proporzione al proprio reddito personale. Se invece l'ingresso e' avvenuto tramite i servizi sociali, il Comune e la RSA sbagliano ad imporre pagamenti ai figli, poiche' cio' e' espressamente vietato dalla legge. Le consigliamo di leggere la sezione del nostro sito dedicata all'argomento per ulteriori informazioni, e di riscriverci per quesiti specifici:
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Buongiorno, vorremmo sapere se è obbligatorio integrare la retta della casa di riposo RSA da parte dei figli per il proprio padre. Noi abbiamo un reddito che ci permette appena di sopravvivere e siamo costretti a tirare fuori 200 euro al mese. Mio padre è un personaggio difficile e nessuno lo vorrebbe in casa e siamo costretti a mantenerlo in casa di riposo. Per 24 anni ha sperperato i suoi risparmi in donnacce ed amici compiacenti, andando in giro per il mondo a spendere e spandere. Ora che non ha più nulla se non la pensione di 913 euro mensili si è ricordato di avere 2 figli e che la legge impone loro di mantenerlo. Io e mia sorella abbiamo cercato una casa di riposo di tutto rispetto e relativamente economica ma che supera comunque i 1350 euro mensili. Nella mia famiglia lavoro solo io percependo 1100 euro al mese di stipendio ed ho moglie e 2 figli a carico perchè non trovano lavoro. Se avessimo maggiori entrate non avremmo tutti questi problemi. Invece tra un anno circa saremo senza più un conto in banca e costretti a vendere la casa che i genitori di mia moglie ci hanno lasciato per poter vivere. Togliere il pane di bocca alla mia famiglia per mantenere una persona che non li ha mai voluti vedere nonostante abitasse a 300 metri da noi mi pare poco piacevole per chiunque, specialmente con i tempi di crisi che corrono. Anche mia sorella vive con la sola pensione del marito di circa 900 euro al mese. Ci sarebbe un modo per avere l'esonero all'integrazione della retta o un modo per chiedere un sussidio?
Grazie
Stefano, da Dorno (PV)

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non ci dice se l'ingresso in RSA e' avvenuto a titolo esclusivamente privatistico o tramite i servizi sociali. Nel primo caso, chi ha firmato il contratto e' tenuto a pagare, in virtu' della firma apposta e non del fatto di essere figlio, fermo restando che esiste comunque una norma di legge che impone ai figli - in caso di indigenza dei genitori - di aiutarli economicamente in proporzione al proprio reddito personale. Se invece l'ingresso e' avvenuto tramite i servizi sociali, il Comune e la RSA sbagliano ad imporre pagamenti ai figli, poiche' cio' e' espressamente vietato dalla legge. Le consigliamo di leggere la sezione del nostro sito dedicata all'argomento per ulteriori informazioni, e di riscriverci per quesiti specifici:
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