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Integrazione retta RSA
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Lettera 
4 giugno 2009 0:00
 
Buongiorno vi espongo subito il mio problema. Ho mia mamma di 80 anni ammalata di Alzheimer e adesso con mia sorella abbiamo deciso di ricoverarla in una casa di riposo perchè mio papà 81 ha problemi di salute. Siamo andati ad informarci dall'assistente sociale per sapere come dobbiamo procedere ed eventualmente per un aggiunta della retta. Premetto che mia mamma prende la pensione minima più l'accompagnamento per un totale di 907 euro e attualmente di giorno è nel centro diurno della casa di riposo di Ponte San Pietro il suo paese, mio papà prende circa 800 euro non hanno nè terreni nè case dove abitano adesso sono in affitto. L'assistente sociale ci ha risposto che dobbiamo andare noi in rsa a chiedere per il posto, e questo mi può stare bene dato che dobbiamo procedere con una certa urgenza,ma per la retta, detto da lei "noi figli siamo obbligati al mantenimento dei genitori" di conseguenza prima dobbiamo ricoverare la mamma e poi dobbiamo andare da lei con i nostri redditi. Faccio presente che io sono metalmeccanica in cassa integrazione per 2 settimane al mese (non si sa fino a quando) e mia sorella è casalinga. Io gli ho anche detto che c'è la legge 54 ma lei mi ha messo davanti il nostro obbligo di figli. Mi rivolgo a voi per poter riuscire a procedere correttamente onde evitare che il mio poco stipendio vada a coprire il mancante della retta e per potere andare davanti all'assistente sociale preparata per qualsiasi evenienza, tenga presente che per motivi di salute di mio papà dobbiamo fare il tutto velocemente.
Spero di essere stata chiara.
Vi ringrazio
Lorenza, da Ponte San Pietro (BG)

Risposta:
per prima cosa chieda ai servizi sociali copia del regolamento applicabile per l'ingresso in RSA. Questo perche' alcuni comuni intervengono all'inizio della procedura e una volta valutata la necessita' di RSA procedono all'ingresso, stabilendo la retta a carico del soggetto, mentre altri comuni (come pare sia il suo caso, ma non puo' esserne certa finche' non vede il regolamento) intervengono a valutare le condizioni di reddito solo se l'inserimento e' avvenuto gia' "privatamente". Segua la procedura prevista sul regolamento, fornendo tutti i documenti che le chiedono. Una volta ottenuto il provvedimento del Comune, fosse anche negativo, potra' impugnarlo innanzi al TAR per chiedere la corretta determinazione della retta, che deve tenere conto dei redditi del solo assistito e non deve prevedere quote a carico dei parenti.
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Buongiorno vi espongo subito il mio problema. Ho mia mamma di 80 anni ammalata di Alzheimer e adesso con mia sorella abbiamo deciso di ricoverarla in una casa di riposo perchè mio papà 81 ha problemi di salute. Siamo andati ad informarci dall'assistente sociale per sapere come dobbiamo procedere ed eventualmente per un aggiunta della retta. Premetto che mia mamma prende la pensione minima più l'accompagnamento per un totale di 907 euro e attualmente di giorno è nel centro diurno della casa di riposo di Ponte San Pietro il suo paese, mio papà prende circa 800 euro non hanno nè terreni nè case dove abitano adesso sono in affitto. L'assistente sociale ci ha risposto che dobbiamo andare noi in rsa a chiedere per il posto, e questo mi può stare bene dato che dobbiamo procedere con una certa urgenza,ma per la retta, detto da lei "noi figli siamo obbligati al mantenimento dei genitori" di conseguenza prima dobbiamo ricoverare la mamma e poi dobbiamo andare da lei con i nostri redditi. Faccio presente che io sono metalmeccanica in cassa integrazione per 2 settimane al mese (non si sa fino a quando) e mia sorella è casalinga. Io gli ho anche detto che c'è la legge 54 ma lei mi ha messo davanti il nostro obbligo di figli. Mi rivolgo a voi per poter riuscire a procedere correttamente onde evitare che il mio poco stipendio vada a coprire il mancante della retta e per potere andare davanti all'assistente sociale preparata per qualsiasi evenienza, tenga presente che per motivi di salute di mio papà dobbiamo fare il tutto velocemente.
Spero di essere stata chiara.
Vi ringrazio
Lorenza, da Ponte San Pietro (BG)

Risposta:
per prima cosa chieda ai servizi sociali copia del regolamento applicabile per l'ingresso in RSA. Questo perche' alcuni comuni intervengono all'inizio della procedura e una volta valutata la necessita' di RSA procedono all'ingresso, stabilendo la retta a carico del soggetto, mentre altri comuni (come pare sia il suo caso, ma non puo' esserne certa finche' non vede il regolamento) intervengono a valutare le condizioni di reddito solo se l'inserimento e' avvenuto gia' "privatamente". Segua la procedura prevista sul regolamento, fornendo tutti i documenti che le chiedono. Una volta ottenuto il provvedimento del Comune, fosse anche negativo, potra' impugnarlo innanzi al TAR per chiedere la corretta determinazione della retta, che deve tenere conto dei redditi del solo assistito e non deve prevedere quote a carico dei parenti.
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