Buongiorno,
I miei due suoceri sono da parecchi anni in casa di riposo, residenza assistenziale R.A., inseriti in convenzione dal Consorzio intercomunale dei servizi alla persone (Regione Piemonte), quindi pagano il 50% della retta.
Con i continui aumenti, circa il 10%annuo!! mia suocera non è più in grado, già da tempo, di far fronte al pagamento della sua quota, sino ad ora integrata da una parte delle pensioni del marito.
In dettaglio: mia suocera ha una pensione sociale ed un indennità di accompagnamento per un totale di ¤ 928 secondo l'attuale retta, le medicine, Tipo ansiolitici, che non passa l'ASL quelle piccole spese di vestiario ecc., spende circa 3000¤ in più di quanto percepisce.
Mio suocero ha una pensione sociale, indennità di accompagnamento ed una indennità INAIL di invalidità per un totale di ¤ 1248. E sino al prossimo aumento riesce a " mantenersi".
Nella carta dei servizi del Consorzio intercomunale dei servizi alla persone alla voce integrazione rette scrive che tale integrazione la può avere:
. Chi non possiede parenti tenuti all'assistenza secondo l'art.433 del Codice Civile, Persone obbligate, o chi possiede parenti che non siano in grado di provvedere alla copertura della tariffa giornaliera.
Ho visto dei ricorsi al TAR di Toscana e Lombardia sono riferiti a questo articolo 433?
Vorrei chiedervi se è possibile in questo caso richiedere l'integrazione, per ora almeno per mia suocera. Se possibile a chi va richiesto?
Al Consorzio intercomunale dei servizi alla persone, all'ASL o al Comune
Sul Vs. sito ho visto che c'è il modulo per il rimborso, ne esiste uno anche per la richiesta di integrazione?
Ringrazio anticipatamente per l'assistenza data.
Cordiali saluti
Cinzia, da Novi Ligure (AL)

Risposta:
la richiesta va effettuata per il tramite del servizio sociale del comune di residenza delle persone assistite in rsa. Non ci sono moduli prestampati, occorre riempire i loro formulari.
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