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Farmaco fuori produzione
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Lettera 
11 luglio 2009 0:00
 
Gentile Associazione
scrivo per porre la Vs attenzione su una tragica situazione (che personalmente vivo in famiglia) ma che riguarda molte persone e che è legata, ancora una volta, alla messa fuori produzione di un farmaco.
Mi riferisco in particolare alla sostanza IBOPAMINA CLORIDRATO, la cui produzione è stata interrotta in quanto veniva utilizzata secondo loro da troppe poche persone.
E' una sostanza che contenuta in un collirio viene utilizzata nel trattamento
di gravissime malattie degli occhi, come l'ipotonia, e che pertanto risulta INDISPENSABILE per le persone che ne soffrono per avere la speranza di non perdere oltre che la vista anche l'occhio spesso che si atrofizza sempre di più.
La casa produttrice del farmaco (il cui nome era Trazyl) è la Angelini spa la
quale contattata si è giustificata dicendo che non riescono a reperire il principio attivo, prodotto dalla Zambon spa.
Voglio denunciare soprattutto che questa sostanza chimica è prodotta solo ed esclusivamente in Italia da questa ditta e che in nessun altra parte del mondo
viene prodotta e quindi anche con tutta la buona volontà di volerla importare
non è possibile farlo.
ora io mi chiedo se non vi sembra venga leso un diritto SACROSANTO delle persone: quello di potersi curare.
Vi chiedo se sia possibile fare qualcosa a riguardo, anche perche' e' un problema che riguarda molte persone, anche dall'estero, che appunto lo compravano in italia e molti blog sono nati in internet a riguardo.
Che cosa possiamo fare?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione


Risposta:
potreste segnalare la situazione allo specifico ministero e ai vari rappresentanti istituzionali perche' intervengano. Noi pubblichiamo su Cara Aduc.
 
 
 
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