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Disservizio Asl Firenze
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Lettera 
30 luglio 2009 0:00
 
Vorrei segnalare un increscioso caso di malservizio e disorganizzazione che mi e' capitato nella Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi (Firenze). La mattina del 27/07/2009 mi sono recata, su indicazione telefonica del mio ginecologo - dipendente peraltro della stessa Azienda - presso l'accettazione della Clinica Ostetrica per perfezionare una diagnosi di sospetto aborto interno ed organizzare il trattamento. La ginecologa che mi ha accolto, dopo visita clinica, visione degli esami di laboratorio da me gia' eseguiti ed esecuzione di una ecografia mi ha confermato purtroppo la diagnosi e mi ha prescritto una Revisione di Cavita' Uterina. Tuttavia la specialista, dopo alcune telefonate di conferma all'interno della struttura, mi ha informata che la suddetta struttura non poteva prenotare il trattamento previsto perche' proprio quel giorno si era realizzata la chiusura estiva della Day Surgery
Ostetrico-ginecologica. La dottoressa mi ha spiegato che se il trattamento avesse rivestito caratteri di assoluta urgenza (leggi sanguinamento e dolore, che per fortuna non avevo) mi avrebbe trasferito in un altro ospedale tramite 118 perche' al momento non c'era possibilita' neanche di una barella per sistemare i casi urgenti. Per il trattamento in elezione, che era comunque il mio caso, dovevo rivolgermi ad un'altra struttura di cui comunque lei non sapeva
fornirmi ne' indirizzo ne' telefono di riferimento ma solo un'indicazione generica: "...provi a Torregalli o all'Annunziata..". La stessa specialista era perplessa e gentilmente si scusava del problema ma proprio non poteva fare di piu'. La storia ha trovato comunque una conclusione: mi sono rivolta (su
indicazione telefonica di un'amica!) all'accettazione di Ostetricia dell'Ospedale di San Giovanni di Dio il cui Medico di Guardia, dopo visione degli esami e visita, ha confermato diagnosi e trattamento, che e' stato addirittura eseguito il tardo pomeriggio stesso perche' si erano comunque realizzate condizioni organizzative favorevoli.
Vi chiedo quindi:
1)trovate corretto che, pur in presenza di chiusure per riorganizzazioni e ferie estive, ad una paziente sia fatta diagnosi ma non possa essere organizzato un trattamento nella struttura prescelta, che di solito sulle pazienti lo effettua?
2)trovate corretto e segno di best practice organizzativa, pur in presenza di chiusure per riorganizzazioni e ferie estive, che si possa essere dimessi con una indicazione di trattamento ma senza degli indirizzi, qualche numero di telefono e solo con la raccomandazione verbale dell'operatore medico di :"... far comunque presto a prenotare la revisione, e' pericoloso aspettare troppo signora!"?
3)trovate corretto, pur in presenza di chiusure per riorganizzazioni e ferie estive, che un paziente debba sperare di stare peggio per essere curato nella struttura di fiducia, e neanche comunque in questo caso forse sarebbe stato possibile?
Di tutta la storia, comunque finita bene per quanto riguarda il pronto
trattamento ricevuto in un Ospedale dell'Azienda Sanitaria Firenze, cio' che piu' mi sembra grave e' che, in un'epoca di reti aziendali e organizzazione anche interaziendale per complessita' di cure, una paziente sia comunque lasciata senza indicazioni formali di dove ed a chi rivolgersi in caso di chiusure per riorganizzazioni e ferie estive: le ferie sono un sacrosanto diritto di tutti i dipendenti. Il rispetto del paziente? Grazie per la cortese attenzione


Risposta:
La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che pubblichiamo su Cara Aduc. Faccia formale reclamo all'Azienda ospedaliera con raccomandata AR.
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