Cristiani per servire
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*Il Presidente*
*I disabili psichici ancora una volta gabbati.*
*Anche il Parlamento Europeo chiede l'adozione di norme conformemente alla
"Convenzione sui dirittti delle Persone con Disabilit?" dell'ONU. *
La *"Convenzione sui i diritti delle persone con disabilit?"* adottata
dall'ONU nel dicembre 2006, elabora i diritti civili e politici delle
persone con disabilit? ed alla partecipazione di diritto alla salute al
lavoro ed alla protezione sociale, che il Parlamento Europeo votando il *"Patto
per la salute mentale"* ( Rel.Evangelia Tzambazi-PSE EL) sollecita gli Stati
Membri all'adozione delle linee-guida della *"Convenzione sui Diritti delle
Persone con Disabilit?"* dell'ONU.(26.12.2006).
Riconosce il cambiamento radicale di atteggiamento della societ? verso
queste persone per raggiungere la piena eguaglianza, considerandoli
individui con menomazioni in un contesto che diventa disabilit?.
In mezzo a tanto bailamme di opinioni convergenti o divergenti, sbagliate o
giuste, mi permetto di fare un'osservazione come la farebbe un qualsiasi
cittadino dopo aver letto la *"Convenzione"*, che "parla" chiaramente del
diritto del malato in qualsiasi fase, anche terminale, a cui nessuno pu?
rifiutare assistenza, tanto meno alimentazione e idratazione.
La "concentrazione giusta di rispetto del caso Englaro, ha messo in ombra le
2000/3000 famiglie che si tengono ed curano da anni i loro parenti in stato
vegetativo e di cui nessuno ne parla, mettendo totalmente in ombra altre
tragedie, come quelle dei malati mentali e delle loro famiglie che si devono
confrontare quotidianamente con loro.
Il disegno di legge n.2121, votato dal Parlamento il giorno 20 febbraio
2009,( Atti Parlamentari seduta n.137) di ratifica della "Convenzione" *ancora
una volta non gratifica la disabilit? psichica, perch? non ? stata
riconosciuta questa particolare "situazione".Sono stati gabbati gli
handicappati psichic!*
Accomunando la persona con minorazioni fisiche a quella con menomazioni
mentali, senza riconoscere la *diversit?* ( Preambolo lettera i), ancora
continua la non differenza non valutata dal disegno di legge.
Infatti come pu? un soggetto handicappato mentale, fra le principali,
compiere:
a.) "proprie scelte" art.3/a che richiedono coesione d'intelletto o
responsabilit?;
b.) "capacit? giuridica" art.12/2;
c.) "controllare i propri affari finanziari ed avere uguale accesso a
prestiti bancari, muti ipotecari "(art.12/5);
d.) "la veste di testimoni in giudizio" art.13/1;
e.) "vivere in maniera indipendente" art.19 ;
f. "la piena capacit? mentale" art.26/1 ;
g.) "il diritto a mantenersi attraverso il lavoro comprensivo ed
accessibile" art.27 ;
h.) " di sposarsi" art.23/a. Ma l'handicappato mentale ? in condizioni di
valutare (*consenso e volont?*) questo "atto" di livello intellettivo e
volitivo consapevole e responsabile al consenso?.L'eventuale prole non
ricade,poi, sulla famiglia e sulla societ??
Inoltre sia per l'uomo e nel caso di violenze alla donna ? lecito usare
metodologie di sterilizzazioni per frenare la diffusione di handicap
genetici, anche attraverso interventi e servizi volti a ridurre al minimo ed
a prevenire ulteriori disabilit? ( art.25). Ma la sterilizzazione, l'aborto
la mascherata eutanasia non sono forse una precisa menomazione ed una
coercizione della persona, della sua libert? della sua dignit?, senza che il
"soggetto handicappato" possa esprimere la sua volont??
Nel 1994 il Parlamento Europeo, del quale fa parte l'Italia, ha dichiarato
che *"ferite irreversibili non devono essere apportate alle capacit?
riproduttive degli individui sofferenti di turbe mentali*" concetto ribadito
dall'art.3 della *"Carta dei diritti fondamentali della Unione Europea".*
Se queste "enunciazioni" venissero applicate, ripeto ancora una volta come
fatto nelle n/s Petizioni, giacenti in Parlamento, potrebbe accadere che
TUTTI i disabili, specie gli handicappati psichici, potrebbero subire forme
di eutanasia ed quindi negato non solo un diritto alla nascita, ma anche
alla vita.
Risposta: La ringraziamo della lettera che ci ha inviato per conoscenza e che pubblichiamo su Cara Aduc.