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Diritti del malato
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Lettera 
1 dicembre 2009 0:00
 
Buongiorno.
Purtroppo ho un problema di salute che mi comporta la necessità di essere operata chirurgicamente. Sono in lista d'attesa da oltre tre mesi in un ospedale di Roma. Il problema è che si rifiutano di dirmi quando sarò operata; io mi sono informata e, come previsto dalla Carta dei diritti del malato nonché
dalla stessa regione Lazio, io ho diritto di sapere i tempi entro cui verrà effettuata la prestazione e la mia posizione nella lista d'attesa. Come se ciò non bastasse, il giorno della preospedalizzazione, la prima cosa che ho dovuto fare (condizione senza la quale) sottoscrivere una dichiarazione con cui mi impegnavo a pagare tutte le analisi e visite effettuate in sede di preospedalizzazione, nel caso in cui, per qualsiasi motivo, avessi rinunciato all'intervento.
Il loro comportamento mi sembra poco etico e poco rispettoso di tutte le persone che come me sono costrette a sottoporsi a intervento; Vi chiedo se ciò è legittimo e come posso far valere i miei diritti. Se adesso cambio ospedale, chi mi ridarà gli oltre tre mesi trascorsi inutilmente? sperando che la malattia non sia peggiorata.
Grazie mille.
Claudia, da Veroli (FR)

Risposta:
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
e si faccia assistere comunque da un legale di sua fiducia, oltre che da un medico esterno all'ospedale in questione.
ADUC Salute - http://salute.aduc.it/
 
 
 
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1 dicembre 2009 0:00
 
Buongiorno.
Purtroppo ho un problema di salute che mi comporta la necessità di essere operata chirurgicamente. Sono in lista d'attesa da oltre tre mesi in un ospedale di Roma. Il problema è che si rifiutano di dirmi quando sarò operata; io mi sono informata e, come previsto dalla Carta dei diritti del malato nonché
dalla stessa regione Lazio, io ho diritto di sapere i tempi entro cui verrà effettuata la prestazione e la mia posizione nella lista d'attesa. Come se ciò non bastasse, il giorno della preospedalizzazione, la prima cosa che ho dovuto fare (condizione senza la quale) sottoscrivere una dichiarazione con cui mi impegnavo a pagare tutte le analisi e visite effettuate in sede di preospedalizzazione, nel caso in cui, per qualsiasi motivo, avessi rinunciato all'intervento.
Il loro comportamento mi sembra poco etico e poco rispettoso di tutte le persone che come me sono costrette a sottoporsi a intervento; Vi chiedo se ciò è legittimo e come posso far valere i miei diritti. Se adesso cambio ospedale, chi mi ridarà gli oltre tre mesi trascorsi inutilmente? sperando che la malattia non sia peggiorata.
Grazie mille.
Claudia, da Veroli (FR)

Risposta:
si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di diffida:
http://sosonline.aduc.it/scheda/diffida_9605.php
e si faccia assistere comunque da un legale di sua fiducia, oltre che da un medico esterno all'ospedale in questione.
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