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Conservazione staminali ombelicali
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Lettera 
15 maggio 2009 0:00
 
Buongiorno, ho letto l'articolo di Donatella Poretti del 15/12/04 e ho già contattato uno degli istituti da lei elencati in fondo all'articolo per la conservazione autologa, mi domandavo però se in caso di necessità ci siano leggi che vincolino il ritiro o l'utilizzo delle staminali e per quali tipi di patologie ci sia l'autorizzazione al ritiro ed utilizzo.
La domanda mi sorge poichè, se ciò che si dice è vero, e quindi il ventaglio di terapie per patologie interessate è davvero così vasto, è "troppo bello per essere vero" e sarebbe davvero triste che le info in merito siano di così scarso accesso.
Grazie
Luana, da Forlì (FC)

Risposta:
l'applicazione della materia e' molto aleatoria perche', oltre alla difficolta' normative in se', ci si mettono anche i singoli ospedali e i singoli operatori sanitari a boicottare il piu' possibile questa raccolta (autologa o eterologa che sia). Questo per dirle di prestare molta attenzione e di curare tutti i particolari della preparazione e dell'atto della raccolta (ci sono anche alcuni eclatanti episodi che col motore di ricerca puo' trovare tra le lettere pubblicate).
La legge consente la conservazione per uso autologo o dedicato a consanguineo solo nel caso di una patologia in atto... che vuol dire tutto e niente, visto che la conservazione e' per eccellenza un atto di prevenzione e non di cura.
Per cui, si attrezzi per la banca estera, cosi' come da nostra scheda pratica che ha gia' letto:
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