Durante lo sviluppo, tutte le cellule del corpo sono programmate per "suicidarsi", sono cioe' attive al loro interno di geni che codificano proteine tossiche o enzimi distruttivi. Nell'organismo in crescita, questo programma di morte svolge un ruolo complementare alla proliferazione cellulare, e assicura che vi sia il giusto numero di cellule nel posto e nel tempo appropriato. Nell'adulto, proliferazione e morte delle cellule mantengono la struttura e la funzionalita' del corpo riparando i danni continuamente provocati ed eliminando cellule potenzialmente pericolose. I due processi sono strettamente regolati e l'alterazione dei meccanismi di controllo e' spesso all'origine di malattie degenerative o dovute ad un eccessiva proliferazione (tumori).
Un recente studio condotto dal gruppo della Rockfeller University in collaborazione con il Weizmann Institute of Science di Israele, ha permesso di identificare tutta la catena di messaggeri molecolari che regolano la sopravvivenza delle cellule gliali (le cellule che supportano i neuroni e guidano la formazione delle fibre nervose) nel moscerino della frutta.
Lo studio e' stato pubblicato sul primo numero di febbraio della rivista Developmental Cell.