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 IRLANDA - IRLANDA - Ristoratore vieta l'ingresso a una donna cieca con il suo cane guida: risarcimento di 2 mila euro
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Notizia 
18 ottobre 2023 8:46
 
Una donna cieca non è potuta entrare in un ristorante con il suo cane guida. Ha denunciato il divieto ed è scattata una condanna per l'esercente, che dovrà risarcirla per 2 mila euro. Il ristorante Koa (Kitchen of Asia), situato a Malahide, nella contea di Dublino (Irlanda), è stato giudicato colpevole in base all'Equal Status Act, che proibisce la "discriminazione nei servizi".
La giudice della Workplace Relations Commission (Wrc), Penelope McGrath, secondo quanto riportato dall’Irish Indipedent, ha dichiarato che Sophia Brennan è stata oggetto di un "trattamento umiliante, imbarazzante e sconvolgente a causa del rifiuto di ammetterla nel ristorante il 4 marzo 2022". La signora Brennan ha avvertito che altri clienti erano consapevoli della situazione, il che ha ulteriormente accresciuto la sua umiliazione.
Durante l'udienza, Brennan ha testimoniato che il direttore del ristorante faceva commenti sgradevoli sulla mancanza di igiene del suo cane guida, Timmy, causandole un profondo disagio. Di conseguenza, lei e suo marito sono stati costretti a lasciare il ristorante e cercare un altro posto dove cenare quella sera.
La giudice McGrath ha ritenuto che Sophia Brennan non avrebbe dovuto sentirsi obbligata a dichiarare in anticipo la presenza del suo cane guida al momento della prenotazione, ma che l'animale avrebbe dovuto essere semplicemente accolto al suo arrivo. Invece, è stato rifiutato all'ingresso.
Inoltre, la giudice ha affermato che non è emerso che a Sophia Brennan sia stato chiesto di aspettare o di tornare per consentire al ristorante di organizzare i tavoli in modo da ospitarla. Quindi, ha concluso che è stata trattata in modo discriminatorio, il suo cane è stato insultato e lei (con il marito) è stata allontanata dal locale.
Il ristoratore ha ammesso di non avere una politica o procedure in atto per accettare cani nei locali, in particolare quelli guida. Ha presentato scuse e promesso di formare il personale in merito alla legislazione pertinente: la signora Brennan non le ha accettate e ha presentato un'ulteriore denuncia in base alla legislazione sulla parità di status, accolta dalla giudice. L'esercente dovrà inoltre prendere coscienza dei propri obblighi come fornitore di servizi in conformità a questa legislazione, al fine di evitare futuri episodi di discriminazione.
(L’Huffington Post del 17/10/2023)
 
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