La Danimarca delocalizza i detenuti in Kosovo. È una nuova tappa della propria gestione degli stranieri. Il ministro danese della giustizia, Nick Haekkerup, ha annunciato che il governo prevede di prendere in locazione 300 posti nelle carceri in Kosovo per imprigionarvi i cittadini stranieri, condannati in Danimarca, e che devono essere espulsi dal Regno e riportati nei loro Paesi di origine dopo aver scontato la pena.
Il 3 giugno il governo guidato dai socialdemocratici ha approvato una legge che consente di esternalizzare l'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati in un paese terzo. L'accordo sui detenuti stranieri è stato confermato giovedì dal ministro della giustizia kosovaro Albulena Haxhiu.
E’ la prima volta per questo piccolo e poverissimo Paese balcanico, guidato dall'inizio del 2021 dal partito nazionalista di sinistra Autodeterminazione!, vicino al partito socialista europeo, e che sogna di entrare nell'Unione europea.
Tra i detenuti non ci sarebbero terroristi o prigionieri «ad alto rischio». In pratica, un carcere della Danimarca in un altro Paese. A Copenaghen il ministro Haekkerup ha annunciato che i negoziati con Pristina erano iniziati un anno fa. Il dispositivo è stato presentato come parte di un accordo tra socialdemocratici, conservatori, Partito popolare danese e Partito popolare socialista per riformare il sistema carcerario. L'obiettivo è aumentare la capacità delle carceri danesi di ospitare altri mille detenuti.

(Simonetta Scarane, Italia Oggi del 23/12/2021)
  CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA