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 ITALIA - ITALIA - Contratti energia bloccati. Antitrust avvia istruttoria
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13 dicembre 2022 12:00
 
L'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori - e deciso di adottare altrettanti provvedimenti cautelari - nei confronti delle principali societa' fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato. Si tratta di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Sotto la lente dell'Autorita', informa una nota, sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l'art. 3 del Decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022.

 La norma sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle societa' di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano gia' perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso. Questi interventi, spiega la nota, vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle societa' Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito a un'ampia attivita' preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale e' emerso che circa la meta' degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche - dopo il 10 agosto 2022 - ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati. Alle sette societa' viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso. Ad Acea viene anche contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perche' inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non "perfezionate" prima della stessa data. Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono oltre 7,5 milioni, di cui circa 2.667.127 avrebbero gia' subito un ingiustificato aumento di prezzo. Le imprese dovranno, quindi, sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all'Autorita' le misure che adotteranno al riguardo. Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l'Autorita' potra' confermare o meno i provvedimenti cautelari. (AGI)
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