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Ricovero RSA
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Lettera 
13 settembre 2021 0:00
 
Buongiorno, mia mamma ad fine gennaio ha contratto il batterio della Lysteria, che le ha compromesso irreversibilmente la parte destra del cervello. Dopo un mese in rianimazione e 6 mesi in una struttura riabilitativa (la mamma si trova comunque in uno stato tra minima coscienza e stato vegetativo) i medici ci hanno fortemente sconsigliato la gestione al domicilio (necessita di assistenza sanitaria continua) e caldamente consigliato l'inserimento in una struttura. A detta loro non si trovava in un vero e proprio stato vegetativo, quindi non hanno fatto domanda di inserimento in tali nuclei. In data 12 agosto è stata quindi trasferita nella struttura Don Gnocchi Palazzolo, ma nel nucleo stati vegetativi in quando come RSA non erano in grado di gestire una paziente nelle condizioni di mia mamma.
Il costo giornaliero a nostro carico è di circa 81 euro giorno. Abbiamo presentato domanda al Comune di Milano per avere un contributo. Ma ci è stato negato perché l'ISEE socio sanitario di mio papà equivale a 22.000 euro. A parte che tale calcolo è stato effettuato sui redditi 2019, che erano sostanzialmente diversi da quelli odierni, papà possiede l'appartamento in cui abita e percepisce una pensione di 1.100 euro mensili, che sommata alle pensioni della mamma (600 euro + 500 euro circa di invalidità) non arriva comunque a coprire l'ammontare della retta della RSA. Ho inoltre letto che per gli invalidi al 100% non dovrebbe essere chiesto alcun contributo ai famigliari. Come ci dobbiamo comportare? Potete aiutarci?
In attesa di un vostro riscontro, vi ringrazio e auguro una buona giornata.
Stefania

Risposta:
non specifica (ma immaginiamo di sì) se la quota sanitaria è riconosciuta o meno. Nel caso, le suggeriamo di consultare la sezione del nostro sito dedicata all'argomento: https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
Con riferimento all'altra questione, l'intero importo può essere a carico del sistema sanitario se le cure e terapie ricevute in rsa prestazioni prevalentemente a carattere sanitario. In questo caso potrebbe valutare se ci siano i presupposti per chiedere la copertura della retta da parte dell'Asl, il nostro suggerimento è di chiedere ad un medico legale di sua fiducia, estraneo alla asl e alla struttura, una valutazione tecnica (una sorta di perizia) sull'intensità sanitaria delle prestazioni che vengono erogate a sua madre, fornendogli i diari infermieristici giornalieri della RSA. Se la valutazione che il medico legale farà sarà di prestazioni di elevata intensità sanitaria, può seriamente prendere in considerazione l'opportunità di una azione legale contro la Asl per vedere riconosciuto, sia per il passato che per il futuro, il pagamento a totale carico della Asl.
 
 
 
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