Buongiorno, sono la nipote di un malato di alzheimer colpito nel 2022 da emorragia celebrale che lo ha reso non autosufficiente al 100% e totalmente incapace di deambulare e di compiere gli atti della vita quotidiana.
Abbiamo chiesto all'uvm l'inserimento in struttura definitivo che ci è stato negato in quanto secondo l'uvm mio nonno è gestibile a domicilio con l'aiuto dei figli che lavorano entrambi.
Nonostante una certificazione del neurologo che consiglia vivamente il proseguio delle cure, e il parere del medico curante l'uvm non sente ragione.
La valutazione è stata effettuata in 5 minuti e non abbiamo documentazione in merito.
Pertanto sono a richiedere un vostro consiglio su come procedere e su come opporci a tale decisione visto che mio nonno non è assolutamente gestibile a domicilio.
Non siamo personale infermieristico e non abbiamo tali competenze.
In allegato trovate l'ultimo verbale dell'uvm totalmente fuorviante e non veritiero.
Rimango in attesa
Giulia, dalla provincia di LU

Risposta:
per quanto riguarda i documenti, potete fare istanza di accesso agli atti amministrativi e ottenerli (saranno in ogni caso utili). Così come è opportuno chiedere copia dei diari infermieristici della RSA in cui si trova, da sottoporre ad un medico legale di vostra fiducia che rediga una relazione tecnica.
Da quanto ci ha inviato, l'UVM ha disposto una prosecuzione dell'inserimento temporaneo di tre mesi (rilevando che al momento ve ne è necessità) e una nuova valutazione ad agosto. Potreste rinviare l'eventuale impugnazione all'esito di quella valutazione, nel frattempo prendendo tutti i documenti e allegando - in vista della nuova valutazione - anche il parere medico legale sulle necessità della persona fotografate nei diari infermieristici. Dovrete comunque rivolgervi ad un legale di vostar fiducia, per valutare sia un ricorso immediato che successivo alla prossima valutzione UVM.