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RETTA RSA
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Lettera 
31 ottobre 2021 0:00
 
Buonasera, e ho questo problema: mia madre, 81enne, da 4 malata di Alzheimer, ad aprile u.s. ha avuto un peggioramento, entrando come ha detto il neurologo nella fase aprassica della malattia quindi si è reso necessario, a luglio, inserirla in RSA così da poterla gestire da operatori esperti in un ambiente sicuro. Abbiamo trovato una buona struttura e lei si è inserita senza problemi.
Aggiungo che: ha un MMSE di 10, ma non percepisce ancora nessuna pensione di accompagnamento pur essendo stata dichiarata invalida civile al 100% già a marzo del 2019; percepisce una pensione da reddito da lavoro (900 euro al mese) in quanto ex operaia tessile; è separata giudizialmente dal 1998, senza mai aver ricevuto un soldo dall'ex marito; della casa in cui abitava io sono la nuda proprietaria e lei ha l'usufrutto vita natural durante; sul suo stato di famiglia risulta essere da sola.
La retta che noi stiamo pagando è 2680 euro mensili, data la sua totale dipendenza dagli operatori sanitari,e il conto corrente con i risparmi suoi di una vita si sta assottigliando mese dopo mese.
Ora stiamo facendo i documenti per ottenere la convenzione con la ASL e intanto alla richiesta del suo ISEE, hanno chiesto anche il mio e quello di mia sorella; all'ingresso in RSA ci hanno fatto firmare un foglio in cui ci impegnavamo a pagare la retta qualora il SSN o il SSR non intervenisse;lei ha un ISEE inferiore a 20.000 euro, ma nello stesso documento c'è una voce che equipara l'usufruttuario al proprietario in quanto è egli che usufruisce dell'immobile, se invece mia mamma non avesse la casa e fosse un affittuario, la convenzione arriverebbe prima. In ogni caso la sua casa ora è vuota, non genera
alcun reddito, anzi è una spesa a cui provvedo io. Ieri sera mentre leggevo i vostri articoli ho visto però che le cose non stanno proprio come ci sono state presentate: in effetti io non ho messo mia mamma in RSA perchè era sola o quant'altro, ma perchè è malata, gravemente e irreversibilmente e non saprei come farla vivere dignitosamente assistita se non in una di queste strutture, non essendoci altro. Quindi le mie domande sono:
* perchè dobbiamo pagare noi la quota sanitaria se mia mamma è affetta da Alzheimer? Non lo abbiamo certo voluto noi... è capitato, come qualunque altra malattia di cui il SSN si fa carico. Quale percorso intraprendere per far valere i diritti di questa persona senza vedere dilapidato il patrimonio suo, mio e di mia sorella?
* Se la casa dovesse essere un ostacolo per l'ottenimento della convenzione, potrei io venderla dando naturalmente a mia mamma la sua quota, risultando così lei essere nullatenente? Stiamo parlando di una vecchia casa di periferia del valore di circa 80.000 euro completamente da ristrutturare.
* E' necessaria in questi casi la nomina dell'amministratore di sostegno?
* Essendo separata e non divorziata, l'ex marito è tenuto a partecipare alle spese per la RSA?
Grazie infinite!!
Michela, dalla provincia di NO

Risposta:
ad oggi sua madre è ricoverata a titolo privato, potrà nel caso sollevare questioni sull'importo della quota sanitaria (50% o 100%) dopo che sarà inserita con quota a carico del sistema sanitario del 50% (quella che nella sua mail chiama "convenzione").
Per quanto riguarda la casa, prima di prendere una decisione sulla eventuale vendita le suggeriamo di dare mandato ad un legale di sua fiducia di studiare con cura i regolamenti comunali applicabili in caso di inserimento in RSA (alcuni tengono conto anche dei beni venduti negli ultimi x) anni. Consideri comunque che in caso di vendita sua madre non risulterebbe nullatenente, ma avrebbe il denaro provento della vendita.
Vista la situazione clinica di sua madre, la nomina di un amministratore di sostegno (anche lei stessa) pare più che opportuna.
Con riferimento alla sua ultima domanda, il coniuge separato è tenuto, in caso di necessità, ad assolvere agli obblighi alimentari, al pari dei figli. Per farsi un'idea più chiara su ciascuno di questi aspetti, le suggeriamo di consultare la sezione del nostro sito dedicata all'argomento: https://salute.aduc.it/info/rettersa.php
 
 
 
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