Buongiorno sono amministratore di sostegno di mio padre affetto da Alzheimr grave cerificato da servizio pubblico. Purtroppo l aggravarsi della malattia ha portato un ricovero in Rsa dapprima in convenzione con SSn e successivamente decaduto senza comunicazione dallo stesso SSn. Al fine del sostegno del malato ho dovuto firmare un contratto 'privato'. La Rsa ora chiede il pagamento della quota sanitaria che dovrebbe essere secondo dpcm 14.02.2001 a carico di SSn che pero ignora sta ignorando tutto. Anzi secondo una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione tutta la retta e' a carico del SSn. Pagare questa retta e' una atto indebito amministrativo rispetto alla amministrazione di sostegno/rendiconto? Sono soldi addebitabili sul cc di mio padre? Come posso procedere?che diritti ha mio padre?
Grazie
Davide, dalla provincia di PISA

Risposta:
non ci spiega per quale motivo suo padre prima godeva della quota sanitaria e poi sarebbe "decaduto". E' questo il primo tema da comprendere/approfondire. Per quanto concerne invece l'eventualità che l'intera retta sia a carico del servizio sanitario, il nostro suggerimento è di chiedere ad un medico legale di sua fiducia, estraneo alla asl e alla struttura, una valutazione tecnica (una sorta di perizia) sull'intensità sanitaria delle prestazioni che vengono erogate a sua madre, fornendogli i diari infermieristici giornalieri della RSA. Se la valutazione che il medico legale farà sarà di prestazioni di elevata intensità sanitaria, può seriamente prendere in considerazione l'opportunità di una azione legale contro la Asl per vedere riconosciuto, sia per il passato che per il futuro, il pagamento a totale carico della Asl.