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Retta rsa di lunga degenza
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Lettera 
27 ottobre 2008 0:00
 
Scrivo per un'informazione: mia madre di 89 anni nel mese di luglio è stata colpita da ischemia celebrale ed ha subito danni tali da diventare non autosufficiente e con problemi gravi di demenza che hanno anche come conseguenza il rifiuto dell'alimentazione. In definitiva, dopo un ricovero in ospedale non è stato più possibile gestirla in casa e ho iniziato la snervante ricerca di una struttura di lunga degenza o casa di riposo per non autosufficienti nella zona della ASL di competenza della mamma (risiede in provincia di Siena ASL Valdichiana ecc.) con esito negativo. La prima ed unica struttura che ha accettato il ricovero e' stata una casa di riposo situata in Umbria (dista comunque solo 22 Km dal paese dove risiede mamma) dove comunque l'intera retta è a mio carico e dove mi hanno fatto presente che siamo fuori regione e che quindi non potrò usufruire degli aiuti previsti
in questi casi (mia mamma ha una pensione di 560 Euro più 400 c.ca di accompagnamento). Faccio presente di aver fatto intanto domanda nelle Strutture di competenza dove mamma e' stata messa in lista e dove mi hanno detto che nella migliore delle ipotesi verrà chiamata fra un anno circa. Chiedo se tutto ciò e' vero e se i casi così gravi non abbiano qualche precedenza. Ringrazio e saluto cordialmente.
Anna Maria, da Firenze (FI)

Risposta:
le cure di cui sua madre necessità rientrano nei LEA (Livelli essenziali di Assistenza) per cui le devono essere garantite obbligatoriamente.
I relativi costi, in qualsiasi località della Repubblica sia ricoverata, sono per il 50% a carico dello Stato (servizio Sanitario Nazionale) e per il 50% a carico del Comune di Residenza il quale può chiedere a sua madre una compartecipazione in base al valore del suo ISEE personale. Le ricordo che nel calcolo di detto valore non viene conteggiata l'indennita' di accompagnamento che, però va versata alla RSA in cui è ricoverata.
Con solo 560 Euro di pensione il valore ISEE dovrebbe essere sotto i 5000 euro annui. Cioè sotto la soglia dell'esenzione.
Quindi comunichi immediatamente alla RSA che, a parte l'indennità di accompagnamento non verserà null'altro in quanto al costo del ricovero devono provvedere il SSN e il Comune di residenza
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Gianfranco Mannini
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS
 
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27 ottobre 2008 0:00
 
Scrivo per un'informazione: mia madre di 89 anni nel mese di luglio è stata colpita da ischemia celebrale ed ha subito danni tali da diventare non autosufficiente e con problemi gravi di demenza che hanno anche come conseguenza il rifiuto dell'alimentazione. In definitiva, dopo un ricovero in ospedale non è stato più possibile gestirla in casa e ho iniziato la snervante ricerca di una struttura di lunga degenza o casa di riposo per non autosufficienti nella zona della ASL di competenza della mamma (risiede in provincia di Siena ASL Valdichiana ecc.) con esito negativo. La prima ed unica struttura che ha accettato il ricovero e' stata una casa di riposo situata in Umbria (dista comunque solo 22 Km dal paese dove risiede mamma) dove comunque l'intera retta è a mio carico e dove mi hanno fatto presente che siamo fuori regione e che quindi non potrò usufruire degli aiuti previsti
in questi casi (mia mamma ha una pensione di 560 Euro più 400 c.ca di accompagnamento). Faccio presente di aver fatto intanto domanda nelle Strutture di competenza dove mamma e' stata messa in lista e dove mi hanno detto che nella migliore delle ipotesi verrà chiamata fra un anno circa. Chiedo se tutto ciò e' vero e se i casi così gravi non abbiano qualche precedenza. Ringrazio e saluto cordialmente.
Anna Maria, da Firenze (FI)

Risposta:
le cure di cui sua madre necessità rientrano nei LEA (Livelli essenziali di Assistenza) per cui le devono essere garantite obbligatoriamente.
I relativi costi, in qualsiasi località della Repubblica sia ricoverata, sono per il 50% a carico dello Stato (servizio Sanitario Nazionale) e per il 50% a carico del Comune di Residenza il quale può chiedere a sua madre una compartecipazione in base al valore del suo ISEE personale. Le ricordo che nel calcolo di detto valore non viene conteggiata l'indennita' di accompagnamento che, però va versata alla RSA in cui è ricoverata.
Con solo 560 Euro di pensione il valore ISEE dovrebbe essere sotto i 5000 euro annui. Cioè sotto la soglia dell'esenzione.
Quindi comunichi immediatamente alla RSA che, a parte l'indennità di accompagnamento non verserà null'altro in quanto al costo del ricovero devono provvedere il SSN e il Comune di residenza
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Gianfranco Mannini
 
 
 
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