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Appello al ministro della Salute Livia Turco
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Lettera 
9 giugno 2006 0:00
 
Il primo passo del Ministro.
Il primo passo e' il piu' difficile. Il Ministro della Salute, Livia Turco, ha voluto compiere il primo passo verso la futura legalizzazione del testamento biologico. Nulla di strano - ha dichiarato il Ministro Livia Turco, a margine della prima Giornata nazionale del malato oncologico - e' nel programma dell'Unione.
Infatti, a pagina 71 del "Programma di Governo dell'Unione 2006-2011", nel capitolo "I nuovi diritti", si puo' leggere: "Vogliamo costruire un sistema di garanzie per la persona malata, che abbia come premessa il consenso informato e l'autodeterminazione del paziente [.] Lo strumento piu' efficace, per rendere effettivo quel diritto, e' la Dichiarazione anticipata di volonta' (o Testamento biologico) secondo quanto indicato nelle raccomandazioni bioetiche conclusive approvate dal Comitato nazionale per la bioetica nel dicembre 2003.
Purtroppo, il Cnb ha raccomandato che ".quando nell'ambito della medicina, si abbia a che fare con "dichiarazioni anticipate di trattamento" che possono implicare una limitazione dell'autonomia professionale del medico e della sua liberta' di scelta terapeutica, tali indicazioni vanno considerate in contrasto insanabile con l'etica della professione medica e quindi non possono essere ammesse. " Queste raccomandazioni, insieme a quelle che il Cnb ha espresso circa la NIA, (nutrizione idratazione artificiale) rendono di fatto, un eventuale testamento biologico che le recepisse in toto, del tutto insufficiente a tutelare il soggetto che voglia vedere rispettate le sue convinzioni e autorappresentazioni della vita.
Invitiamo il Ministro della Salute, Livia Turco, a esaminare le raccomandazioni contenute nella Memoria presentata dal Professor Demetrio Neri in occasione dell'audizione tenuta al Senato in data 23 settembre 2004, e di tenere nel dovuto conto la nota integrativa del testo sulla NIA, approvato dal Cnb, nella seduta plenaria del 30 settembre 2005, firmato dai Proff. Mauro Barni, Luisella Battaglia, Cinzia Caporale, Isabella Maria Coghi, Lorenzo D'Avack, Renata De Benedetti Gaddini, Carlo Flamigni, Silvio Garattini, Laura Guidoni, Demetrio Neri, Alberto Piazza, Marco Lorenzo Scarpelli, Michele Schiamone che si esprimono favorevolmente rispetto all'ipotesi di sospensione dell'idratazione e della nutrizione a carico di pazienti in SVP, in determinate circostanze e con opportune garanzie.
Piergiorgio Welby

Risposta:
Ringraziamo e pubblichiamo su "Vivere & Morire". Approfittiamo di questa occasione per chiederle gentilmente l'invio di qualsiasi materiale (proposte di legge, appelli, ecc.) che potremmo pubblicare fra i documenti del nostro sito.
 
 
 
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