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EUTANASIA. IL BELGIO DIMOSTRA CHE LEGALIZZARE NON APRE LA PORTA AD ABUSI, COME PAVENTATO DAGLI OPPOSITORI DI QUESTA PRATICA
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Comunicato 
10 novembre 2006 0:00
 

Firenze, 10 Novembre 2006. La legalizzazione dell'eutanasia non ha aperto la porta alla soppressione sistematica dei malati, come sostengono coloro che si oppongono a questa pratica.
Secondo Jean-Louis Vincent, autore della ricerca pubblicata sulla rivista "Intensive Care Medicine" (32 [2006]: 1908-1911), ci sono stati 742 casi di eutanasia negli anni 2004-2005, circa 31 casi al mese. Solo lo 0,2% dei decessi nel Paese sono dovuti all'eutanasia.
Secondo l'indagine, vi e' stato un aumento di richieste dal biennio precedente, ma cio' non e' dovuto ad un cambiamento di mentalita', ma al fatto che medici e pazienti terminali sono piu' consapevoli delle scelte possibili. "I medici non sono divenuti degli assassini di persone anziane", ha scritto Vincent. La legge belga e' stata scritta per evitare che ci fossero stranieri che andassero nel Paese al solo scopo di ottenere l'eutanasia. Infatti richiede, come presupposto per la richiesta, una duratura relazione fra paziente e medico curante.
Il gruppo che maggiormente fa richiesta di eutanasia e' ultrasessantenne, con il 64% dei casi. L'83% delle persone che richiedono l'eutanasia e' affetto da cancro in stato avanzato, mentre il 13% soffre di malattie neuromuscolari. Nel 91,5% dei casi, la morte e' imminente.
Ci sono state anche rivelazioni sorprendenti. Solo il 41% dei pazienti che hanno fatto richiesta di eutanasia e' deceduto a casa propria, mentre il 54% e' deceduto in ospedale. Il 14% delle richieste scritte di eutanasia e' in francese, il che suggerisce che i belgi di lingua fiamminga sono piu' aperti al suicidio assistito.
Questa ricerca dimostra ancora una volta che l'abuso dell'eutanasia puo' avvenire solo quando e' relegata alla clandestinita', un luogo dove non esistono controlli, seconde opinioni mediche, e spesso neanche il consenso del paziente.

Pietro Yates Moretti
Consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (clicca qui), dedicato ai temi dell'eutanasia e della liberta' terapeutica
 
 
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