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Inflazione rallenta…. Arrivano periodi difficili
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Comunicato di François-Marie Arouet
17 maggio 2022 14:50
 
L’Istat ha reso noti i dati definitivi dell’inflazione del mese di aprile: 6% rispetto a 6,5% di marzo. Quindi un rallentamento che non ci deve far pensare a cambi di scenari rispetto al trend a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi, da quando sono esplosi i prezzi energetici e, poi, è cominciata la guerra in Ucraina. Infatti, il calo di 0,5% rispetto a marzo si deve essenzialmente al rallentamento della crescita dei prezzi energetici (da+50,9% di marzo a +39,5%), ridimensionati grazie ai pensanti interventi del governo. Il problema è che questi interventi non potranno essere eterni. Prima o poi dovranno essere sospesi e sostituti da un approvvigionamento che dovrebbe aver già preso atto del cambio di scenario dei nostri attuali principali fornitori (Russia).
Ma a che punto è questa modifica? In alto mare: tante parole e pochi fatti, che non sono realizzabili a breve. Difficoltà sia per il gas che dovremmo/potremmo prendere da altri fornitori teoricamente meno ostili rispetto alla Russia, oppure da impianti nazionali da attivare che hanno tempi lunghi, nonché da fonti alternative per progetti che al momento sono bloccati dall’asfissiante burocrazia delle concessioni.
I prossimi mesi – 0,5% che sia – saranno comunque difficili e vedranno aumentare i prezzi al dettaglio (soprattutto quelli alimentari), ma non quelli dei salari, per i quali gli imprenditori sono già alle strette con la crescita di prezzi energetici e materie prime.

 
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