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Rifiuto pagamenti in contanti
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Lettera 
8 gennaio 2019 0:00
 
Buongiorno, l'Azienda sanitaria locale (provincia di Cuneo), da un anno a questa parte, rifiuta,per qualunque importo, il pagamento in contanti per visite e analisi, con grosso disagio per molte persone, soprattutto gli anziani, costretti in un secondo momento a recarsi in farmacia per pagare il dovuto, con l'importo aggiuntivo di 1,50€ per il servizio.
Da quanto ho capito questa decisione viola l'art. 693 del Codice Penale, poiché non è consentito dalla legge il rifiuto della moneta corrente. È ammissibile, da parte di un ente pubblico, un "abuso" del genere? A maggior ragione visto che è rivolto a categorie più deboli (anziani e malati). Come comportarsi?
Cordiali saluti
Margherita, dalla provincia di CN

Risposta:
il pagamento dei servizi sanitari avviene mediante supporto speciale in Enti, Asl o farmacie o a mezzo s.postale, prima della prestazione. Il pagamento in contanti è evitato perchè i contanti non favoriscono l'accredito sicuro attraverso il circuito sul conto della ASL competente. Per tale motivazione crediamo che non si ravvisa l'ipotesi di violazione dell'art.693 c.p.
 
 
 
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