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Centri Diurni per Disabili intellettivi
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Lettera 
8 giugno 2010 0:00
 
Salve. Insieme a mio marito, presiedo l'Associazione Jonica Sindrome Autistica (AJSA) onlus. Siamo a dir poco scandalizzati per quanto sta accadendo nella nostra città, Taranto, che non dispone di una benché minima struttura ricettiva per disabili, né a ciclo diurno, né di tipo residenziale. Tralasciando le considerazioni di carattere politico sulla giunta che ci governa, vorrei segnalarvi quanto segue. Il Comune sta per realizzare (da circa 5 anni) un centro diurno destinato a disabili con gravi problemi di tipo psico-relazionale (soprattutto autistici) della durata sperimentale di un anno, per 4 ore al giorno, destinato a 15 utenti. Il servizio è stato già affidato con appalto ad una coop. sociale. Per motivi di..trasparenza, l'Ass.Serv.Sociali ha emanato un avviso pubblico descrivendo le caratteristiche degli utenti (età, tipo di disturbo) ed ha anche richiesto, tra i documenti, a piu' riprese il mod. ISEE.
Poiché le domande pervenute sono circa 40, il Dirigente ha ben pensato di formulare una "graduatoria" sulla base del reddito FAMILIARE. A nulla è valso scrivere- leggi alla mano- richiamandoli all'osservanza delle leggi, compresa quella regionale, ed all'orientamento del Garante della Privacy.
Assessore e dirigente motivano " dobbiamo pur inventarci un criterio.." poco importa se non legale. Attualmente le domande sono al vaglio della UVM e la ASL provvederà a relazionare sui casi adottando il criterio della gravità. Poiché viene utilizzata la scala di valutazione SVMA per anziani (e non per disabili), anche il Comune sta provvedendo a valutare la situazione sociale della famiglia.
Pero'..continuano a richiedere il mod. ISEE che qualche famiglia ha rifiutato di produrre, motivandone, in termini di legge, il rifiuto. In tale situazione é cresciuto il clima di sfiducia nei confronti degli organi politici (sindaco e assessore), ma le famiglie sono intenzionate a ricondurre a ragione la protervia dei dirigenti, i quali pretendono di utilizzare il riccometro per escludere autistici gravi ma.. benestanti da un servizio che rientra nei LEA.
Considerando l'ingente compenso percepito da queste persone, come cittadini contribuenti siamo sdegnati e, d'altro canto, abbiamo il dovere di tutelare i nostri figli interdetti (di cui siamo tutori).
Come agire nei confronti dei dirigenti?
Grata per l'attenzione, porgo distinti saluti.
Raffaella, da Taranto (TA)

Risposta:
rivolgetevi in prima battuta al difensore civico, sia comunale che regionale, affinche' intervenga. Per i provvedimenti illegittimi potete sin d'ora far presente all'amministrazione, per iscritto, le vostre deduzioni e nel caso non venissero accolte dovrete valutare la possibilita' di impugnazione dei provvedimenti finali di ammissione, esclusione o ammissione con pagamento della quota a carico della famiglia, innanzi al Tar Puglia.
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