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TESTAMENTO BIOLOGICO. ORDINE MEDICI DI MILANO MOSTRA CULTURA CLERICO-AUTORITARIA. GIU' LE MANI DAI NOSTRI CORPI
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Comunicato 
19 giugno 2007 0:00
 

Firenze, 19 Giugno 2007. L'ordine dei medici di Milano si e' dichiarato contrario ad una qualsiasi legge sul testamento biologico, in quanto sostituirebbe "l'autonomia del camice bianco con quella decisionale del paziente".
Non abbiamo parole! E' come se al centro del rapporto fra il falegname ed il cliente contasse piu' l'autonomia professionale del primo piuttosto che le richieste del secondo. Tanto piu' che qui non si tratta di costruire un mobiletto su misura, ma di agire sul corpo stesso del malato, spesso in maniera invasiva, determinandone il destino.
Noi avremmo paura ad essere curati da persone come quelle che oggi pretendono di parlare a nome dei medici milanesi. Essi dimostrano una chiara cultura clerico-autoritaria, che mira ad imporre il giudizio professionale (irrimediabilmente contaminato da opinioni personali e religiose) sul corpo del paziente. Dagli Stati Uniti all'Europa, questa visione e' stata gia' da tempo scardinata. Evidentemente le nostre universita' non sono capaci di rinnovarsi e formare una classe medica rispettosa della volonta' e liberta' individuale dei propri assistiti, principio-cardine del rapporto medico-paziente in ogni democrazia liberale. I medici devono essere al servizio del cittadino, e non viceversa. Una legge sul testamento biologico che riconoscesse questi principi sarebbe utilissima a dare attuazione ad un diritto costituzionale, quale la liberta' terapeutica, che i "medici" milanesi si ostinano ad ignorare.
Giu' le mani dai nostri corpi!

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
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