La scrittrice francese
Anne Bert e’ morta in Belgio, dove era andata per praticare l’eutanasia (legale in questo Paese) che le era negata nella sua Francia. Cosi’ come e’ negata in Italia e in tanti altri Paesi. Tutti con progetti di legge, parlamentari e/o popolari, depositati e in attesa di discussione/approvazione. Ma che -in Francia come in Italia- i veri e propri ricatti alle deboli maggioranze di governo consentono di non affrontare e di procrastinare in tempi indefiniti, fino ad arrivare -come nel caso del nostro Paese- alla fine della legislatura.. e tutto deve ricominciare da capo (anche se ufficialmente i pdl con firme popolari non decadono). Nel nostro Paese questo accade perche’, invece di votare serenamente pro o contro, facendo appello ai convincimenti dei singoli parlamentari, ogni voto che mette in discussione una serie di principi umanitari, civici, ideologici e religiosi (com’e’ il caso dell’eutanasia), lo si fa sempre passare dalle forche caudine delle maggioranze di governo, con conseguenti ricatti e alambicchi ideologici di solidita’ per le attuali e future economie. Accade quindi che, se un pugno di parlamentari che ideologicamente non e’ favorevole ad alcuni cambiamenti per dare liberta’ alle scelte individuali (1), e che -a nostro avviso- confermerebbero il loro essere minoranza nel Paese, decidono di opporsi, questo condiziona e impedisce qualunque espressione del voto nel Parlamento stesso.
E la societa’ civile continua ad andare avanti con, nella fattispecie dell’eutanasia,
ognuno che fa se’ in una sorta di necessità/abitudine alla clandestinita’.
Ogni tanto, come oggi con Anne Bert, abbiamo la vittima “eroe”, con -immaginiamo- codazzo di dichiarazioni pro e contro, dove eccellono quelle degli ipocriti che vogliono sempre e comunque evitare un voto.
E’ cosi’ negli anni passati abbiamo altri “eroi”: Luca Coscioni, Piergiorgio Welby, dj Fabo in Italia; Vincent Lambert in Francia… e tanti altri…. Ma possibile che dobbiamo continuare ad essere un Paese e un Continente di eroi per cercare di affermare dei semplici diritti di liberta’ individuale? Non e’ su questa liberta’ che si basano i principi fondanti delle nostre Costituzioni e Trattati internazionali?
Ora, anche noi siamo qui a “bofonchiare” e a lamentarci e a manifestare il nostro candore, senza volerci rassegnare al pragmatismo della politica (quella con la “p” minuscola). Ce ne rendiamo conto e proprio per questo cogliamo l’occasione per ribadire che questioni come quella dell’eutanasia vanno levate alla politica, alle cronache, agli scandali e condotte in quello che e’ il loro alveo fondamentale: la vita privata di ognuno.
1 - come, con insolito coraggio da parte del Parlamento, ma grazie comunque al voto popolare referendario che incombeva, e’ stato per il diritto di aborto