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EUTANASIA. A GIOVANNI NUVOLI E MADDALENA SORO VA LA NOSTRA COMPRENSIONE E DISPONIBILITA'
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Comunicato 
2 marzo 2007 0:00
 

Firenze, 2 marzo 2007. A Giovanni Nuvoli e a Maddalena Soro va la nostra solidarieta' per le quotidiane insinuazioni, i processi alle intenzioni ed il comportamento paternalistico di una classe medica sempre piu' attenta a se stessa che ai diritti dei propri assistiti.
Come tutti sappiamo, la famiglia Nuvoli avrebbe potuto ottenere gia' da tempo cio' che chiedeva, sotto la confortevole quanto tipicamente italica vocazione alla clandestinita'. Ma ha scelto di esercitare un diritto umano, prima ancora che costituzionale, alla luce del sole, senza subire l'umiliazione di doversi nascondere come chi si vergogna delle proprie azioni.
Due giorni fa, abbiamo assistito alle dichiarazioni di un medico -un oncologo!- che, dopo aver confermato la volonta' espressa di Nuvoli di morire, si e' avventurato in una improbabile e arrogante interpretazione delle sue vere intenzioni. Abbiamo sentito dire che Nuvoli non vuole lo stacco del respiratore in quanto ha accettato medicinali per un doloroso trombo alla gamba. Come se voler morire senza soffrire equivalga a voler vivere a tutti i costi.
Al signor Nuvoli e alla signora Soro va la nostra comprensione. La nostra associazione sostiene la loro battaglia, ed in particolar modo il rispetto della volonta' di qualsiasi cittadino malato. Di medici e magistrati paternalisti, preoccupati piu' del loro camice bianco o della loro toga nera piuttosto che della legge e del cittadino, ne conosciamo fin troppi. Ci auguriamo che la famiglia Nuvoli si faccia forza: molti, moltissimi di noi hanno ormai difficolta' anche solo ad ascoltare la voce di chi pretende di interpretare o sostituirsi alla volonta' di un qualsiasi individuo.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
Qui il notiziario "Vivere&Morire" -eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutica":
www.aduc.it/dun/eutanasia
 
 
 
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