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EUTANASIA. CASO ENGLARO: PER LA CASSAZIONE IL SONDINO GASTRICO E' UN TRATTAMENTO SANITARIO RIFIUTABILE. MEGLIO TARDI CHE MAI
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Comunicato 
16 ottobre 2007 0:00
 

Firenze, 16 Ottobre 2007. La Corte di Cassazione ha deciso, con sentenza depositata oggi, per l'accoglimento del ricorso di Beppino Englaro, padre di Eluana, che dal 1992 e' costretta alla sopravvivenza biologica forzata in stato vegetativo permanente, da chi vorrebbe imporre agli altri il "dovere" alla vita, ad ogni costo.
Oggi finalmente il calvario di Eluana e della sua famiglia sembra ad una svolta. La Suprema Corte ha deciso che la Corte d'Appello di Milano dovra' giudicare nuovamente il caso e uniformarsi al principio secondo il quale i voleri, i desideri del paziente contano di piu' della ragion di Stato. Secondo la Corte infatti, i giudici di Milano sono incorsi nell'errore di non "ricostruire la presunta volonta' di Eluana e di non dare rilievo ai desideri da lei precedentemente espressi, alla sua personalita', al suo stile di vita e ai suoi piu' intimi convincimenti".
Meglio tardi che mai. Sono anni che Eluana lotta per il proprio diritto costituzionale alla liberta' di scelta terapeutica e all'autodeterminazione attraverso il padre, che in quanto tutore la rappresenta, anni di porte chiuse da parte di medici e giudici, che dovrebbero tutelarlo. Rimane l'amarezza di una violazione lenta e dolorosa a cui l'empasse della giustizia non riesce a metter fine.

Claudia Moretti, legale Aduc
Vivere&Morire, notiziario su eutanasia, cure palliative, liberta' terapeutiche
 
 
 
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