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 ITALIA - ITALIA - La tomba per la ricerca scientifica? L'articolo 13 della nuova legge sulla fecondazione assistita!
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Comunicato 
19 giugno 2002 9:57
 
LA TOMBA PER LA RICERCA SCIENTIFICA?
L'ARTICOLO 13 DELLA LEGGE SULLA FECONDAZIONE ASSISTITA, CHE CHIUDE LE VIE PER L'UTILIZZO DEGLI EMBRIONI SOVRANNUMERARI

Firenze, 19 giugno 2002. Tutti preferiremmo un dibattito sereno e non assistere invece ad uno scontro trasversale che, in nome della liberta' di coscienza, sta spalancando le porte del nostro Parlamento alle ingerenze Vaticane. E potrebbe essere un caso che il quotidiano della CEI denunci il pericolo di coma della ricerca scientifica in Italia. L'Avvenire del 16 giugno ha infatti pubblicato un articolo di chiara titolazione: "Cervelli in fuga. E la ricerca italiana invecchia" dice Emanuela Zuccala'. Una articolata ricerca del Censis conta 2.678 scienziati "emigrati" dall'Italia, oltre il doppio di quelli censiti dal ministero degli Esteri. Il nostro Paese investe solo l'1 per cento del PIL nella ricerca, contro la media europea del 2 (la Francia investe addirittura il 5 per cento mentre gli Usa il 4,2). Luciano Caglioti, esperto del Cnr, sostiene non a caso che "in Italia la ricerca e' un optional". Lo studio del Censis potrebbe aprire una opportuna riflessione nell'ambito del dibattito parlamentare sulla legge per la fecondazione medicalmente assistita. Una legge che rischia di dare l'ultima spinta, quella definitiva, alla fuga dei cervelli.
Non e' pero' la legge nel suo complesso a offrire all'integralismo vaticano l'opportunita' della vittoria, bensi' solo un articolo, il numero 13, quello che vietera' il congelamento degli embrioni sovrannumerari. Ne vietera' per precisione il congelamento con l'eccezione straordinaria per ragioni di salute della donna. Si chiudono cosi' le vie per l'utilizzo di embrioni sovrannumerari per la ricerca scientifica. Importanti per trovare soluzioni a malattie come quelle degenerative del sistema nervoso, tipo la SLA. Ma non finisce qui l'assurdita' del divieto posto in essere dall'articolo 13, perche' anche all'interno della coppia sterile si ridurranno le probabilita' di successo, contravvenendo allo stesso spirito della legge e pur in presenza di fecondazione omologa. Un articolo assurdo e pericoloso, in tutti i sensi, a corollario del quale si e' previsto per i medici la possibilita' di scegliere una incomprensibile obiezione di coscienza. A cosa, visto che si parla di fecondazione omologa? Sparisce per fortuna l'adottabilita' degli embrioni e tocchera' al Governo stabilire modalita' e termini di conservazione dei circa 30 mila embrioni fino ad ora conservati nelle diverse strutture: una bella patata bollente per il ministro Sirchia.
Il Censis inoltre denuncia che l'85 per cento degli scienziati in fuga se ne sia andato per disfunzioni del nostro sistema di ricerca. Perche'? La risposta e' semplice: i brevetti prodotti in Italia sono 61, contro i 312 degli Usa, i 289 della Svezia e i 125 della media Ue. I ricercatori italiani, gli attuali "optional", dopo l'approvazione di questa legge continueranno a scappare, questa volta insieme a numerose e sfiduciate coppie sterili e a migliaia di ammalati. Se non altro che sia il legislatore ad approfittare di questo studio, riflettendo con attenzione sul divieto di congelamento degli embrioni sovrannumerari, in attesa che il Ministro della Salute Sirchia si svegli. Il sonno della ragione, si sa, produce mostri. Altro che liberta' di scienza, gerontocrazia e proibizionismo, questo sara' il volano della ricerca in Italia.
Massimo Lensi, editorialista Aduc
 
 
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