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Ricerca sugli embrioni e gli italiani
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Comunicato 
10 aprile 2002 14:39
 
RICERCA SUGLI EMBRIONI E GLI ITALIANI
LA STRUMENTALIZZAZIONE DI CIO' CHE NASCE DALLA NON-INFORMAZIONE

Firenze, 10 Aprile 2002. Secondo un'indagine stampa del Centro Studi Investimenti Sociali (Censis) divulgato con insolita prontezza, dopo lo "scandalo" del "caso Antinori", il 67,3% degli italiani sarebbe contrario all'utilizzo di embrioni umani nella sperimentazione scientifica, (contro il 53,7% registrato nel 2001).
Questa fotografia -commenta Grazia Galli, consulente scientifico dell'Aduc e curatrice del periodico http://staminali.aduc.it - non ci stupisce. Ne' d'altra parte ci stupisce il tentativo di farsene scudo da parte di chi vuole cosi' giustificare il tentativo di imporre la propria morale per legge, come stanno facendo i presentatori del testo di legge in materia di fecondazione assistita.
Quello che inoltre dobbiamo constatare e' lo scarso rilievo dato ad altri studi, come quelli condotti da sociologi di Trento e Padova, pubblicati sull'autorevole rivista Nature e sul sito dell'Unione Europea, ma non su quello del nostro ministero della Salute. Secondo i risultati di queste ricerche gli italiani sono infatti disinformati riguardo la ricerca scientifica, soprattutto sulle biotecnologie. E cio' non per disinteresse, ma per mancanza di informazione. Ad essere piu' confusi e disinformati infatti, sono proprio coloro che seguono con attenzione l'informazione scientifica fornita da televisioni e quotidiani. Eppure, assicurarsi che i cittadini ricevano una corretta informazione, dovrebbe essere, per chi ci governa, prioritario a qualunque giubilo di parte.
E l'Unione Europea per ovviare all'inconveniente finanzia progetti di iniziative che promuovano l'informazione, mentre il nostro ministro della Salute continua a usare gli spazi fornitigli dalla televisione pubblica per raccontare le sue convinzioni morali, tacendo i risultati delle ricerche scientifiche che non vi si conformano. In Paesi in cui l'informazione e' meno "politicamente modificata" del nostro, il ministero della Salute si occupa di fornire ai cittadini, anche attraverso Internet, informazioni adeguate riguardo il presente ed il futuro della loro salute. Il sito del nostro ministero invece, nonostante le recenti modifiche e le promesse fatte in campagna elettorale da chi ora ci governa, continua ad essere scarno di informazioni e lacunoso.
Ci auguriamo di esser presto smentiti, nell'attesa pero' chiediamo ai rappresentanti del Parlamento di desistere dalla tentazione di imporre una legislazione moralistica in tema di fecondazione assistita e ricerca sugli embrioni.
 
 
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