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RICERCA CELLULE STAMINALI: LA SVIZZERA CI PROVA
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Comunicato 
21 novembre 2002 0:00
 
IN ITALIA IL BUIO . E L'ATTESA PER UN TURISMO SANITARIO

Firenze, 21 Novembre 2002. Ieri a Berna, capitale federale della Svizzera, il Consiglio Federale (il Governo svizzero) ha depositato un progetto di legge che prevede l'uso per la ricerca di embrioni umani sovrannumerari generati con le terapie di fecondazione artificiale. La legge svizzera attuale vieta la produzione di embrioni a scopi di ricerca, ma c'e' sempre stato il problema (vuoto legislativo) per quelli umani conservati per la fecondazione artificiale e che non venivano utilizzati. Se questa proposta diverra' legge (molto probabile visto che e' il Governo a proporla), con il consenso della coppia proprietaria di questi embrioni e previa autorizzazione dell'Ufficio Federale della Sanita', anche la Svizzera aprira' le porte, con l'imprimatur della legge e senza il dubbio del vuoto legislativo, alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.
Questo vuol dire che, dopo la Gran Bretagna, dove ci sono in materia finanziamenti dello Stato e per questo sta attirando scienziati da tutto il mondo, e dopo l'Australia (che lo scorso settembre ha approvato la ricerca in materia) una speranza per molte malattie considerate incurabili si apre anche nella vicina Svizzera. E' la speranza, per esempio, per malati del morbo di Parkinson, di diabete o di Sla (sclerosi laterale amiotrofica). Anche gli Usa sono in gioco, ma solo con fondi privati perche' l'amministrazione Bush si e' tirata fuori da questa ricerca; e nonostante la potenza della ricerca privata Usa nella sanita', questa sulle cellule staminali embrionali sta battendo il passo proprio per insufficienza di fondi.
Questo succede mentre in Italia la materia sara' regolamentata da un capitoletto della legge sulla procreazione assistita, che tra non molto dovrebbe riprendere il suo iter al Senato dopo l'approvazione della Camera e che prevede un totale divieto della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Legge che abbiamo piu' volte indicato come inutile e dannosa, per gli assistiti e per la ricerca, ma che, comunque, sara' approvata grazie al muro ideologico e preconcetto che si e' eretto intorno ad essa. Motivo per cui non ci perdiamo tempo piu' di tanto, oltre alla denuncia della sua arretratezza culturale e scientifica. Perche', in era di europeizzazione e globalizzazione dei diritti, compresi quelli sanitari, preferiamo dedicare la nostra attenzione a cio' che succede in Svizzera e Gran Bretagna, per meglio attrezzarci al fine di indirizzarvi tutti gli italiani che potranno trovare un conforto e una speranza dai risultati di queste ricerche.

Ricordiamo che l'Aduc edita un periodico quattordicinale "Notiziario Cellule Staminali" all'indirizzo Internet clicca qui dove e' anche possibile firmare una petizione in materia e documentarsi legislativamente e politicamente sulla situazione italiana, europea e mondiale.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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